Roma, ladri in casa Correa, è caccia alla «talpa». Il giocatore su Instagram: «Codardi, vi aspetto!»

Roma, ladri in casa Correa, è caccia alla «talpa». Il giocatore su Instagram: «Codardi, vi aspetto!»
di Flaminia Savelli
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Lunedì 26 Ottobre 2020, 06:54 - Ultimo aggiornamento: 19:33

Prima la vittoria in campo. Poi l'amara sorpresa a casa: sabato sera mentre l'asso argentino della Lazio, Joaquin Correa, era impegnato nella partita all'Olimpico contro il Bologna, una banda di ladri stava svaligiando il suo appartamento. Il furto è avvenuto nel residence lungo la via Cassia, alla Giustiniana. Con un bottino di circa 7mila euro tra gioielli, orologi e una borsa di Balenciaga della fidanzata. Sul posto, poco dopo la mezzanotte, è intervenuta una pattuglia delle Volanti. Delegati alle indagini sono ora gli agenti del commissariato Flaminio coordinati dal dirigente Massimo Fiore. Oggi in mattinata negli uffici di piazza Manfredi è atteso il giocatore per la denuncia. El Tucu si era sfogato con un video su Instagram. Rimosso poco dopo: «A quel codardo che è venuto a rubarmi a casa mentre ero alla partita, codardo, entra e ruba Vi aspetto! Pezzi di m». Ieri intanto, per tutta la mattinata, una squadra di uomini della Scientifica ha proceduto con i rilievi nell'appartamento al primo piano. Dai primi accertamenti, i banditi avrebbero forzato la porta. Una volta all'interno hanno fatto razzia di soldi e gioielli. Nessuno avrebbe sentito nulla. Resta ora da stabilire come i ladri si siano introdotti nel residence protetto da un alto muro di cinta. Non solo: il perimetro è sorvegliato dalle telecamere di video sorveglianza e una squadra di vigilanti è in servizio durante la notte.

Lazio, furto in casa Correa: «Siete venuti a rubare a casa mia mentre ero alla partita, codardi!»


IL SOSPETTO
Per gli investigatori i ladri potrebbero essere stati indirizzati.

Un colpo sicuro quindi: «Qualcuno - spiegano- potrebbe averli informati che in quell'appartamento viveva Correa. Sarebbe stato facilissimo aspettare che in casa non ci fosse nessuno». Anche se ancora non sono emersi elementi per sbilanciarsi. Un'ipotesi dunque, mentre restano da analizzare le impronte raccolte sulla porta finestra forzata. Ma: «Non c'erano segni di scasso» precisano gli investigatori. Infine, le immagini delle telecamere di sorveglianza: sono stati sequestrati diversi video che nelle prossime ore verranno analizzati. «Il perimetro è controllato da numerose telecamere - confermano - e abbiamo diverse angolazioni». Resta però da capire se i ladri siano stati informati anche degli occhi elettronici. Un ulteriore indizio che confermerebbe la pista della talpa.

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