Green pass falsi, D'Amato: «Subito un cloud nazionale per difendere tutti i dati»

Green pass falsi, D'Amato: «Subito un cloud nazionale per difendere tutti i dati»
di Alessia Marani
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Mercoledì 15 Dicembre 2021, 21:26 - Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre, 15:07

Dopo l'attacco hacker all'intero sistema informatico regionale avvenuto nella notte tra il 31 luglio e il primo agosto scorsi, il Lazio si trova ancora una volta vittima dei pirati informatici. Questa volta sono stati manomessi i canali aperti alle farmacie per il rilascio dei Green pass. Ma è accaduto anche in Campania, Lazio, Puglia, Lombardica, Calabria e Veneto e la Polizia postale sta effettuando perquisizioni e sequestri in tutta Italia. Per questo l'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato, a capo dell'Unità di crisi anti-Covid, ora rilancia: «La sicurezza dei sistemi è una priorità a livello nazionale ed europeo. Il problema va da Nord a Sud del Paese».

D'Amato: subito un Cloud nazionale

D'Amato chiede al Governo un «Cloud nazionale» in cui potere conservare i dati della salute pubblica e dei cittadini con le massime garanzie di tutela. «Perché qui non abbiamo a che fare con piccoli gruppi isolati o di esaltati - spiega l'assessore - ma siamo di fronte a delle autentiche organizzazioni criminali che vanno combattute con livelli di strategia europei e internazionali».

L'attacco della scorsa estate

L'estate scorsa il Lazio ha subito un attacco senza precedenti.

Per diverso tempo il sito istituzionale è rimasto inutilizzabile (c'è stato bisogno di creare un nuovo back-up di tutte le informazioni contenute), così come è stato fortemente danneggiato il sistema di prenotazione unica regionale di esami specialistici e visite mediche. Un danno enorme per i cittadini. Da allora la Regione sta rafforzando le sue "barriere" informatiche. «Noi stiamo lavorando assieme alla agenzia nazionale di cybersicurezza - afferma ancora D'Amato - il Green pass è rilasciato dal ministero della Salute e l'aumento dei livelli di sicurezza deve essere una priorità del Paese».

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