Coronavirus, Gemelli e Spallanzani: più aiuti per la svolta

Coronavirus, Gemelli e Spallanzani: più aiuti per la svolta
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Mercoledì 1 Aprile 2020, 07:18 - Ultimo aggiornamento: 11:53

«I fondi e le donazioni sono importanti: vengono utilizzati su più fronti. Con un unico fine: darci respiro in questa sfida, sono giorni e settimane ormai che il Gemelli lavora con un'intensità incredibile. I nuovi macchinari per la respirazione, così come più letti per la terapia intensiva sono aiuti concreti, importantissimi».
Christian Barillaro è geriatra e responsabile del Centro continuità assistenziale del Gemelli. Si occuperà del progetto Marriot: da ieri l'hotel davanti al policlinico ospiterà i pazienti post acuti a bassa intensità di cura, circa 150. Saranno assistiti anche in telesorveglianza i positivi in osservazione e i sintomatici che non possono fare la quarantena a casa. «È un progetto integrato: una sorta di purgatorio al contrario per chi ha visto l'inferno della malattia, questo è l'ultimo passaggio prima di ritornare a casa, alla normalità».

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Proprio al Gemelli e allo Spallanzani è rivolta la sottoscrizione del Messaggero. Obiettivo è tangibile: consentire l'acquisto diretto e veloce di più macchinari possibili per le terapie intensive. Così come i posti letto. Il primo gesto reale c'è già stato, con l'invio alle due strutture dei fondi per i primi 12 ventilatori polmonari attraverso il bonifico, la settimana scorsa, di 200 mila euro. Soldi già donati dai lettori. Ma la raccolta va avanti, senza sosta. Grazie alla spinta di tanti lettori che ci seguono da tutta Italia e dall'estero.
Una grande catena che serve ad armare il più possibile chi deve sconfiggere il virus nei reparti. Perché non si arrivi mai a scelte impensabili, come decidere chi salvare. «I nostri anziani - continua Barillaro - sono, come si sa, i più colpiti da questo virus, qualsiasi gesto può essere fatale per fornire più strumenti possibili a chi è in trincea». Ci sono da salvare i nonni, ma bisogna da garantire cure certe a chi è più giovane. La sfida del nostro quotidiano si muove su questa direttrice. «Stiamo riuscendo a superare questa fase acuta grazie alla collaborazione di tutti: dalle Asl alla Regione, passando appunto per la generosità di chi ci sostiene attraverso donazioni e piccoli, grandi gesti quotidiani». Una gara di solidarietà che i nostri lettori hanno compreso. E che stanno dimostrando con i fatti.
S. Can.

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