Roma, via ai cantieri. I negozi chiedono aiuto: «Tempi certi e rimborsi»

Il timore dei commercianti è che con i lavori i consumi possano diminuire

Roma, via ai cantieri. I negozi chiedono aiuto: «Tempi certi e rimborsi»
di Camilla Mozzetti
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Sabato 27 Agosto 2022, 07:16 - Ultimo aggiornamento: 20 Settembre, 19:18

Tempi certi e rimborsi laddove i cantieri, gioco forza, dovessero rimodulare in parte la vivibilità di strade commerciali e, potenzialmente, i guadagni dei negozianti. Ecco le principali richieste delle associazioni di categoria alla vigilia dei tanti cantieri che, a partire da mercoledì, torneranno ad aprirsi nella Capitale. Non è per loro un momento facile: la stagione delle svendite estive è andata male dopo la ripresa in salita del post emergenza Covid-19. Da ultimo è arrivato anche il caro bollette con molti esercenti - a partire da bar e ristoranti - che hanno affisso cartelli con le cifre richieste e in alcuni casi giustificando così i rialzi sulle consumazioni (il caffè al banco è arrivato a costare 1,10 euro).
I RISTORI
Per cui di fronte ai lavori - dalla messa in sicurezza delle strade ai cantieri per dar seguito al piano sampietrini e non solo - i commercianti avanzano richieste specifiche. «Siamo tutti felici che nella Capitale ripartano i cantieri, questo significa che la città si rimette in moto - commenta Romolo Guasco, direttore della Confcommercio - ma chiediamo anche all'amministrazione un'attenzione analoga a quella che ad esempio il Comune di Milano ha avuto verso la categoria». Rimborsi per le attività commerciali che si trovano in prossimità o nell'area di un cantiere. Perché è innegabile: qualche problema ci sarà e quindi con una clientela già reticente il timore è che nei prossimi mesi i consumatori possano assottigliarsi ancora di più. «A Milano - prosegue Guasco - quando ci furono i lavori per la metropolitana il Comune isolò delle risorse per le attività commerciali e gli esercizi rientranti nell'area dei cantieri».

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IL SALDO NEGATIVO
In tutto, fa di conto il direttore della Confcommercio, gli aiuti ammontarono a 5,9 milioni di euro elargiti dal 2016 tenendo conto di specifici parametri (distanza dal cantiere in primis). «Chiediamo la stessa attenzione soprattutto quando partirà il cantiere per il tram di via Nazionale che collegherà piazza Venezia alla stazione Termini.

Proprio questa strada in passato è stata falcidiata dai lavori per la rimozione dei sampietrini». Il cantiere durò dei mesi e, nonostante l'alternanza (prima da un lato e poi dall'altro) moltissime attività commerciali hanno chiuso i battenti.

Il saldo lo aveva conteggiato qualche tempo fa la Federmoda: «A fronte dei 115 negozi totali - analizzava Massimo Bertoni - 45 esercizi hanno chiuso per sempre». Ecco, le associazioni non vogliono che si ripeta la stessa storia. «Con l'amministrazione - conclude Guasco - c'è stata una collaborazione su via del Corso, speriamo possa proseguire l'intesa». Altra preoccupazione che agita le associazioni riguarda l'incognita tempo. «Dobbiamo avere la certezza - commenta Valter Giammaria, numero uno della Confesercenti - della durata dei cantieri perché molto spesso abbiamo visto come i tempi non sono stati rispettati. E questo anche nell'interesse di una città che ha bisogno di migliorare».

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