L'obiettivo è vincere la battaglia contro le buche entro il Giubileo, «un appuntamento non possiamo presentarci in queste condizioni», ripete come un mantra l'assessora capitolina ai lavori pubblici, Ornella Segnalini. Un'autentica corsa contro il tempo, viste le disastrate condizioni delle strade romane, per la quale l'amministrazione comunale ha preparato una strategia su due fronti: con l'Anas che, grazie alla convenzione stilata con Palazzo Senatorio, ha avviato mercoledì i primi interventi nel quadrante settentrionale della Capitale; e con il dipartimento sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana (Simu) che da lunedì ha inaugurato da sud i suoi cantieri, grazie a fondi diretti del bilancio capitolino. Complessivamente sul piatto ci sono 200 milioni di investimenti, per i lavori di competenza della società del gruppo Ferrovie dello Stato, e 130 per quelli del Campidoglio. Ma i tempi dovranno essere necessariamente brevi, affinché questo piano sia davvero efficace.
L'AGENDA
I primi cantieri Anas sono stati aperti in via di Malagrotta, viale Parioli e viale Maresciallo Pilsduski.
DALL'EUR
In contemporanea con l'Anas, il Comune ha avviato i suoi cantieri, partendo questa volta da sud: da viale Egeo, nel municipio IX, la cui pavimentazione verrà sistemata per un tratto di circa tre chilometri, per poi passare a via Val Fiorita, via delle Tre Fontane, viale dell'Astronomia, via Tupini, viale Marconi. «Strade importanti che negli ultimi anni hanno avuto una manutenzione scarsissima», ricorda Segnalini. Successivamente partiranno i lavori per la viabilità dei municipio VII e VIII - in particolare via Arco di Travertino, via del Tintoretto e via Pellegrino Matteucci - per poi interessare tutti i municipi. «Man mano i lavori toccheranno tante strade - spiega l'assessora - tra cui via della Serenissima, via Ponte di Nona, via Ugo Ojetti, la parte di Tiburtina più vicina al centro, viale Angelico, via dello Stadio Olimpico, viale Trastevere». Le arterie stradali individuate sono tutte interessate da un intenso traffico, anche di mezzi pesanti, che negli anni ha determinato il progressivo deterioramento della pavimentazione stradale, con le migliaia di buche che tutti i romani conoscono bene. «Con le risorse previste per il Giubileo, unite a quelle utilizzate direttamente dal Comune - dice Gualtieri - nei prossimi due anni si procederà al rifacimento profondo di ben 600 chilometri della rete principale, cioè quella più esposta al traffico e a maggior rischio di incidentalità».