Traffico di batterie da orologio esaurite: business da un milione 200mila euro

Traffico di batterie da orologio esaurite: business da un milione 200mila euro
2 Minuti di Lettura
Giovedì 21 Febbraio 2019, 17:51 - Ultimo aggiornamento: 17:53
Ritiravano da orologiai di Roma le batterie esauste degli orologi. E quelle contenenti ossido di argento venivano spedite per il recupero in un centro di trattamento rifiuti in Toscana. Un'operazione che ha fruttato al gruppo circa un miilone 200mila euro. Cinque le persone denunciate in stato di libertà, con l'accusa di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti. La direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo della Procura della Repubblica ha anche disposto il sequestro di tre veicoli e di due appartamenti nei comuni di Roma, Anzio e Palestrina. A condurre le indagini i carabinieri del nucleo operativo ecologico Roma. Sequestrati anche 350 kg di pile destinate allo smaltimento, sebbene le aziende coinvolte non avessero le prescritte autorizzazioni per procedere a tale operazione.

La conclusione dell'operazione arriva dopo due anni di indagini che si sono concentrate su amministratori ed operai delle società coinvolte, i quali, in maniera organizzata, ritiravano irregolarmente presso orologiai, a Roma e nel Nord Italia, batterie esauste di orologi.
Quelle contenenti ossido di argento venivano avviate, mediante utilizzo di formulari falsi, al recupero presso un centro di trattamento rifiuti in Toscana che corrispondeva agli indagati ingenti somme di denaro con bonifico bancario. Il profitto ingiusto derivante dalla commercializzazione illecita di tali rifiuti ha fruttato un ingiusto profitto pari a circa 1.200.000 euro. Le pile esauste non recuperabili, al litio ed alcaline, venivano, invece, stoccate illecitamente nei locali delle aziende interessate. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA