Hacker Regione Lazio, indagano pm antiterrorismo: in allerta anche l'Ue. Lamorgese: «Fenomeno in crescita»

Hacker Regione Lazio, indagano pm antiterrorismo: in allerta anche l'Ue
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Martedì 3 Agosto 2021, 12:08 - Ultimo aggiornamento: 4 Agosto, 00:17

Sull'attacco hacker contro la Regione Lazio ora si muovono anche i pm antiterrorismo. L'obiettivo da parte della Procura è quello di capire chi e in che modo si sia introdotto all'interno dei server regionali bloccando di fatto gran parte dei dati presenti nel Centro Elaborazione Dati. Un raid che continua a mettere alle strette gli esperti della Regione che, proprio la notte scorsa, sono riusciti a respingere l'ennesimo tentativo di accesso da parte degli hacker. Su quanto sta avvenendo si mette in allerta anche l'Unione Europea che ha fatto sapere di prendere la questione «molto sul serio». Lo stesso ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha riferito al Copasir che il fenomeno dei cyber-attacchi è sempre più in crescita e che, quindi, c'è la «necessità di agire con urgenza per elevare il livello di sicurezza».

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Sulla stessa lunghezza d'onda la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, che lancia un appello affinché ci sia «una risposta delle istituzioni che garantisca la cybersecurity delle infrastrutture strategiche e la protezione dei dati individuali degli italiani».

Quanto accaduto in questi giorni alla giunta regionale, infatti, è solo l'ultimo di tanti attacchi che si sono susseguiti in questi mesi anche a numerose aziende private. Ed intanto, l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato, ha fatto sapere che «entro 72 ore» torneranno disponibili le prenotazioni dei vaccini, settore maggiormente preso di mira dai criminali. Sul tavolo dei magistrati che stanno indagando è già arrivata una prima informativa della Polizia Postale, nella quale si cerca di fare il punto della situazione.

 

Attacco terroristico

Secondo le prime informazioni sembra che la 'portà utilizzata dagli hacker per introdursi nel sistema sarebbe stato il pc di un dipendente in smartworking, come ha confermato lo stesso D'Amato in un'intervista a 'Italian Tech'. Quello che più preoccupa, però, è la situazione dei dati di backup che, stando sempre alle parole dell'assessore, sarebbero stati criptati anche loro, rendendo di fatto difficile, se non impossibile, il recupero. Nel fascicolo avviato dalla Procura di Roma vengono contestati diversi reati, tra cui accesso abusivo a sistema informatico e tentata estorsione con l'aggravante delle finalità di terrorismo. Una delle certezze che si hanno al momento è che il blitz sia partito dall'estero con un 'rimbalzò in Germania. Ancora da stabilire l'identità degli hacker e il Paese di origine. Il tema della cybersicurezza è stato al centro anche dell'audizione del ministro Lamorgese al Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza.

La titolare del Viminale ha spiegato che, a fronte dei numerosi attacchi ad attività pubbliche e private registrati negli ultimi mesi, è sempre più urgente «agire con urgenza per elevare il livello di sicurezza, la resilienza dei sistemi informatici e l'istruzione degli operatori». La stessa Commissione Europea ha spiegato di essere impegnata ad «assicurare uno spazio on-line resiliente e sicuro contro» gli attacchi degli hacker. Un appello ad «investire in sicurezza» arriva anche dagli esperti del Cnr. «La diffusione dello smart working, fondamentale per rendere resiliente il Sistema paese, rende anche più vulnerabili i sistemi informatici - spiega Fabio Martinelli, dirigente di ricerca dell'Istituto di informatica e telematica del Cnr -, in quanto si compie un accesso da una serie di computer e dispositivi più deboli e inseriti in un contesto meno difendibile come quello familiare con molti device non protetti».

 

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In corso trasmigrazione dei dati

Intanto la Regione prova a rassicurare i cittadini laziali spiegando che le prenotazioni per i vaccini riprenderanno entro 72 ore e che, di fatto, la campagna vaccinale non si è mai fermata. Nessun problema anche per i Green Pass che saranno inviati dal ministero della Sanità con «le consuete modalità», salvo qualche ritardo, al massimo di 12 ore. «Garantita», spiega lo stesso D'Amato, anche la trasmissione dell'esito dei tamponi, che viene registrata sul sistema Tessera sanitaria. Inevitabile monta anche la polemica politica, con Lega e Fratelli D'Italia che definiscono il governatore Nicola Zingaretti «inadeguato» e «surreale» invitando il governo a riferire su quanto sta accadendo. Maggiore attenzione alla sicurezza viene chiesta dal coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, ma anche dal deputato di Italia Viva, Cosimo Maria Ferri.

 

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