Roma: a Montescro la proposta di "Una culla per la vita". Dal parlamentino di Piazza Sempione l’ok unanime per nuovi presidi e strutture sul territorio

Dopo i diversi casi di abbandono di neonati, la mozione di Italia Viva per tutelare i bimbi e garantire loro una prospettiva di vita migliore

Roma: a Montescro la proposta di "Una culla per la vita". Dal parlamentino di Piazza Sempione l’ok unanime per nuovi presidi e strutture sul territorio
di Alessia Perreca
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Mercoledì 6 Marzo 2024, 11:17

In Italia sono meno di sessanta, nel Lazio ci sono solamente tre strutture nelle città di Cassino, Civitavecchia e Roma. La “Culla per la vita” è un importante strumento che consente di tutelare e affidare i neonati senza abbandonarli. Mamme che non vogliono o non possono occuparsi dei loro bimbi appena nati e i piccoli, una volta venuti alla luce, vengono così affidati alle cure di un ospedale che provvede ad assisterli in attesa di una famiglia pronta ad accoglierli. Da qui la mozione presentata dalla consigliera (Iv) per il Municipio III, Marta Marziali, - approvata nei giorni scorsi all’unanimità dal parlamentino di Montesacro - e la proposta di promuovere un progetto che miri a dotare di punti nascita i presidi sanitari del territorio «in cui sono presenti i consultori di culle per la vita», si legge nell’atto. Una campagna dunque informativa sul parto in anonimato - insieme alla Asl Roma 1 - con l’obiettivo di realizzare nuove strutture e garantire «il diritto di scelta e autodeterminazione - è scritto nella mozione - e perseguire, contestualmente, il primario obiettivo di tutelare la salute della donna e del minore».

La storia del piccolo Enea a Milano

Era lo scorso aprile (il mattino di Pasqua) quando il personale del Policlinico di Milano ha trovato alla Culla per la vita un bimbo. Enea (il suo nome) è stato subito accudito dagli specialisti della Neonatologia alla Clinica Mangiagalli e sottoposto ai controlli di routine.

Dopo un mese il bimbo è stato affidato a una famiglia che vive in Lombardia, scelta fra cinque che avevano completato l’iter per l’abilitazione all’adozione che dura un anno. Dopo una serie di verifiche ed analisi, il Tribunale per i minorenni ha individuato la coppia e il piccolo ha iniziato un nuovo percorso di vita. « A fronte di tanti eventi di cronaca degli ultimi mesi di neonati abbandonati in condizioni peraltro pericolose da madri disperate - ha detto la consigliera (Iv) per il Municipio III, Marta Marziali - abbiamo sentito con forza la necessità di ribadire attraverso una campagna informativa la possibilità prevista per legge di partorire in anonimato, garantendo al nascituro di poter essere affidato ai servizi sociali e in adozione a tante famiglie in attesa. Altresì ci è sembrato importante -prosegue Marziali - parlare delle “Culle per la vita” che sono pochissime in Italia. Una sola nell’intera Capitale e che potrebbero essere installate in prossimità delle strutture territoriali sanitarie che si stanno progettando con i fondi del Pnrr nel nostro Municipio, e che saranno aperte sette giorni su sette. Una "Culla per la vita" - ha concluso Marziali -  ha un costo irrisorio - 30.000 euro- per essere realizzata, ma un valore inestimabile per una comunità - se anche solo in 10 anni- per l'accoglienza di un solo bambino».

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