Una festa, una ricorrenza, un “contratto” - come lo definì Pertini - che va rinnovato. Ogni anno. Il 25 Aprile è il giorno che cambiò la storia d’Italia. Avvenimenti che ancora oggi sono presenti nella memoria di chi li ha vissuti. Aneddoti, documenti, fotografie ancora “vivi” perché è importante mantenere il ricordo e non permettere che la polvere dell’indifferenza cancelli l’orrore e il male subìto.
Una memoria che va coltivata anche tra i giovani, protagonisti, quest’anno degli eventi culturali che commemorano l’anniversario della Festa della Liberazione, all’interno del Municipio III.
“Abbiamo voluto raccogliere nella giornata del 25 Aprile una parte dei lavori che durante tutto l’anno hanno prodotto le scuole e le associazioni del territorio, come il “Civico Giusto” o il “Fiore del partigiano” “, ha commentato in una nota al Messaggero il Presidente del Municipio III, Paolo Marchionne. “ E per permettere - ha proseguito Marchionne - che fossero proprio i più giovani a raccontare la resistenza e le figure di Agnini, Orlando Posti, Piasco e tutti gli altri loro coetanei che pagarono con la vita la lotte per la riconquista della libertà per l’Italia.”
"LE TAPPE DELLA RESISTENZA"