Due uomini residenti a Roma, di 46 e 37 anni, sono stati fermati dalla polizia di Fidene Serpentara in quanto sospettati di tentato omicidio. I fatti contestati risalgono allo scorso 23 febbraio: i due attentatori si erano presentati, muniti di pistola e passamontagna, davanti alla porta di un'abitazione di via Monte Taburno, in zona Tufello. Una volta dentro avevano sparato due colpi d'arma da fuoco alle gambe di un uomo di 47 anni, Marco Canali, colpito a entrambi gli arti.
Marco Canali è un nome già noto alle forze dell'ordine in quanto pregiudicato. Subito dopo l'agguato, i due sicari si erano dati alla fuga, mentre il 47enne era stato trasportato in codice rosso al policlinico Umberto I di Roma.
Marco Canali: chi è il pregiudicato del Tufello gambizzato due volte
Marco Canali, detto "mezza recchia", era già stato vittima di un altro agguato, sempre al Tufello, avvenuto nel giorno di Pasqua del 2016: era stato gambizzato per errore da un giovane pugile di 22 anni, incensurato. E da allora era rimasto paralizzato. Il sicario era stato rintracciato e arrestato sempre dagli agenti di Fidene, che avevano atteso pazientemente un suo passo falso: dopo la fuga in Spagna, era tornato a Roma per festeggiare il compleanno della figlia. Niente brindisi, ad attenderlo c'erano le manette.
Il nome di Canali era apparso precedentemente anche in occasione dell'inchiesta sugli "Intoccabili" del Tufello, che nel novembre del 2018 aveva portato a una raffica di arresti nei confronti di 20 persone, accusate di traffico di droga e possesso di armi da fuoco. Secondo la Dda era coinvolto anche Christian Primavera, dell'omonima famiglia originaria di San Basilio, già al centro di indagini anti-droga: era intenzionata ad accaparrarsi una larga fetta del mercato dell'hashish anche tra i quartieri di Montesacro e Tufello.
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