Sindacati contro il tram in via Nazionale: «Renderà più difficile la raccolta rifiuti»

Giancarlo Cenciarelli, segretario della Cgil Funzione pubblica del Lazio boccia il Tva

Sindacati contro il tram in via Nazionale: «Renderà più difficile la raccolta rifiuti»
di Fernando M. Magliaro
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Venerdì 27 Ottobre 2023, 23:57

«Nel mondo normale, quando l’amministrazione pubblica si mette a lavorare a un’opera che impatta sulla viabilità, sarebbe necessario che tutte le società che erogano servizi pubblici alla città venissero consultate prima e coinvolte dopo in conferenza di servizi». Nel mondo normale, secondo Giancarlo Cenciarelli, segretario generale della Cgil Funzione Pubblica del Lazio. Il tema è la sicurezza sul lavoro degli operatori Ama o delle aziende subappaltanti durante la raccolta dei rifiuti delle utenze non domestiche, le “und”. Un servizio, già oggi difficoltoso per le oggettive problematiche strutturali di via Nazionale, via IV Novembre, via del Plebiscito e corso Vittorio Emanuele. E che, in futuro, se venisse realizzato il tram Termini-Vaticano-Aurelio sarebbe ancora più complicato e rischioso.

L’OPERA

Bocciatura ennesima del progetto, spinto dalla lobby pro tram con la complicità degli pseudo ambientalisti tanto cari a un certo mondo della sinistra, del tram che da Termini (palazzo Massimo) dovrebbe arrivare al Vaticano (piazza Risorgimento) e all’Aurelio (piazza Giureconsulti). 
Il tragitto iniziale, da Termini a porta Cavalleggeri copre oltre il 50 per cento della linea, senza che i progettisti del Comune abbiano pensato a come far scaricare le merci, scendere e salire dai taxi e dagli Ncc gli ospiti degli hotel del centro. Né come far lavorare in sicurezza gli operatori che devono raccogliere i rifiuti. 

IL CORO DI NO

Residenti e commercianti (che hanno in corso una raccolta di firme contro l’opera) e albergatori bocciano l’opera. Così come l’ex sindaco Francesco Rutelli, l’ex assessore all’Urbanistica della Giunta Veltroni, Roberto Morassut.

Come l’ex comandante generale dei vigili urbani, Antonio Di Maggio; l’ex comandante dei vigili del fuoco di Roma e provincia, Luigi Abete; il presidente nazionale di Sis 118, Mario Balzanelli; il segretario regionale dei Medici d’Urgenza (Simeu) Giulio Maria Ricciuto; ambientalisti veri, associazioni delle due ruote, sindacati di polizia di Stato, vigili urbani, vigili del fuoco, operatori sanitari, tassisti. 

Spiega Cenciarelli: «Di sicuro c’è che la raccolta dei rifiuti oggi segue un modello totalmente inadeguato. Abbiamo già avuto modo di denunciare pubblicamente i problemi del sistema di raccolta delle utenze non domestiche appaltate all’esterno e del porta a porta delle utenze domestiche, che troppo spesso non tengono conto dei carichi di lavoro e delle condizioni della viabilità. Ed è chiaro che Ama deve ripensare l’intero sistema di raccolta». Il problema è quello dei piccoli furgoni, i cosiddetti squaletti, spesso condotti da un solo operatore che guida, si ferma, scende, raccoglie i sacchi, li carica nel cassone e poi riparte. Una procedura che, in assenza di aree protette è rischiosa oltre che pesante per le schiene di chi lavora. 
Aggiunge il sindacalista: «In attesa che questa riforma avvenga, la realizzazione di un’infrastruttura come i binari del tram deve prevedere la possibilità di creare punti di fermata in sicurezza che consentano agli operatori di effettuare il loro lavoro senza correre rischi inutili». Cosa che nel progetto non c’è.

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