Roma, tangenziale Est e viadotti: arrivano i nuovi Tutor, pronti sensori e telecamere

Il piano del Comune per arginare gli incidenti. Nei weekend saranno aumentate le pattuglie di vigili dotate di autovelox

Tangenziale Est e viadotti: arrivano i nuovi Tutor, pronti sensori e telecamere
di Francesco Pacifico
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Mercoledì 3 Gennaio 2024, 23:53 - Ultimo aggiornamento: 5 Gennaio, 10:27

Tutor - come quello che ha ridotto gli incidenti nella galleria Giovanni XXIII - con le telecamere e i sensori per la velocità da installare anche sulla Tangenziale Est, il viadotto dei Presidenti e viale Isacco Newton. Più vigili urbani in strada nei weekend e soprattutto autovelox mobili maggiormente in funzione anche di notte. Eppoi velocizzare il piano per mettere in sicurezza gli incroci pericolosi, i cosiddetti blackpoint, e creare altre zone30, dove non si può guidare a più di 30 chilometri di velocità. Questa, in estrema sintesi, la strategia del Comune per invertire la china. Sì, perché a Roma c’è in media una vittima della strada quasi ogni due giorni: nel 2023 sono stati 192 gli incidenti mortali nella Capitale, già tre quelli registrati nei primi tre giorni dell’anno appena iniziato. 


IL MEA CULPA DEL SINDACO
In Campidoglio ammettono che su questo fronte c’è da lavorare. «Dove sicuramente non possiamo ritenerci soddisfatti - ha detto il sindaco Roberto Gualtieri, presentando il secondo Rapporto alla Città - è sul fronte della sicurezza stradale.

I dati sul numero di morti nel 2023 sono molto negativi, nonostante la nostra campagna di comunicazione per la guida sicura, e l’aumento dei controlli e delle sanzioni che sono pressoché raddoppiati rispetto al 2021». Ma questo non è bastato per evitare che tra il 2022 e l’anno appena terminato le vittime aumentassero del 25 per cento.


Come detto, il Comune vuole ripetere ed estendere l’esperienza che ha dato maggiore risultati finora: cioè il sistema di controllo della velocità lanciato da Autostrade nel 2005 che con una serie di telecamere e sensori riesce a calcolare l’andatura di marcia durante tutto il percorso in un determinato tratto molto trafficato. Entro la prima metà dell’anno il Comune vuole installare questo meccanismo anche sulla Tangenziale Est, poi sarà la volta del viadotto dei Presidenti, tra Colle Salario e Bufalotta, e di viale Isacco Newton. In seguito il Tutor dovrebbe fare capolino anche su viale Palmiro Togliatti, mentre si vuole potenziare quello sulla via del Mare, oggi presente tra via di Malafede e lo svincolo di Acilia in entrambi i sensi di marcia. 


Sul fronte autovelox fissi - e a eccezione di quelli sul Raccordo e sulle consolari verso l’hinterland - il territorio romano può contare soltanto su una ventina di telecamere. Troppo poche per una città che ha un'area di quasi 1.300 chilometri quadrati. In quest’ottica il nuovo comandante della polizia locale, Mario De Sclavis, sta pensando di utilizzare maggiormente la ventina di sistemi mobili per organizzare anche i cosiddetti pattuglioni di notte in tutti i punti dove è minore il rispetto delle disposizioni del codice della strada.

Per il resto, spiegano da via della Consolazione, una svolta in questa direzione si potrà ottenere aumentando le pattuglie notturne sulle grandi consolari e sulle vie a maggiore scorrimento: in quest’ottica sono arrivati ai gruppi un maggior numero di “precursori” per rilevare più facilmente il tasso alcoolico e si aspetta l’ingresso degli 800 vigili che si stanno selezionando con il concorsone per mandarne almeno una metà in strada per il contrasto all’alta velocità.
A luglio dell’anno scorso - ma dovranno essere realizzati per il Giubileo - il Comune e il Mit hanno messo in campo 4,3 milioni di euro per mettere in sicurezza i “blackpoint”, gli incroci pedonali più pericolosi: per l’Anno Santo saranno sistemati 30 ambiti critici, migliorando segnaletica, traiettoria, illuminazione cigli, cordoli, spartitraffico e strisce.

A breve saranno conclusi i lavori a via Cardinal Pacca-casale di San Pio V, casale di San Basilio-Nomentana e Colombo-Canale della Lingua. L’assessore ai Trasporti, Eugenio Patanè, da tempo lavora per moltiplicare nelle periferie e in tutte le vie secondarie, quelle più residenziali, le “zona 30”, per dare un freno agli automobilisti più indisciplinati.

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