Le operazioni di pulizia anti-degrado non bastano: tra pacchi scartati, bottiglie di spumante, rifiuti alimentari, la città (dal centro alla periferia), rimane sporca. E non è un bel biglietto da visita né per i turisti che approfittano di queste festività per visitare la Città Eterna né per chi Roma la vive tutti i giorni. Dal Quadraro, al Pigneto a Prati e al Centro storico, non c'è zona dove non ci sia strada sporca. O dove non si trovino cassonetti dei rifiuti che ormai non poggiano più sull'asfalto ma su buste di indifferenziato.
IL DEGRADO
Il primo banco di prova è stato per Natale, quando l'incuria di molti romani si è tradotta in sacchi per l'immondizia gettati forse come peggio non potevano fare, accatastando i pacchi appena scartati proprio accanto a molti cassonetti vuoti.
E, poi, fotografa quella che è una situazione che non accenna a finire: «A macchia di leopardo - dice Magi - l'immondizia di alcuni quartieri della Capitale ci ricorda molto gli eventi passati». Sulla stessa linea anche il presidente dei medici romani anche gli esperti della Sima, la Società italiana di medicina ambientale, che spesso hanno lanciato l'allarme sui danni che i rifiuti abbandonati possono causare alla salute. «Roma potrebbe essere graziata dal freddo - dice Alessandro Miani, presidente della società scientifica - Concordo con il presidente dell'ordine dei medici di Roma. Con i primi caldi può tornare la presenza di blatte, insetti, piccoli roditori e altri animali che possono aumentare il rischio di zoonosi». Roma a cavallo di Capodanno ospiterà oltre 700 mila turisti . Proprio per questo, il Campidoglio ha raccomandato ad Ama di potenziare la pulizia il primo dell'anno, soprattutto nell'area del Circo Massimo. Nelle ultime 48 ore sono stati svuotati oltre 70mila cassonetti. Ama ha sottolineato che «il servizio di raccolta mirata degli imballaggi in cartone dalle attività commerciali fino al 25 dicembre» ha portato a raccogliere e avviare al riciclo «oltre 3.050 tonnellate di imballaggi».