Matrimoni civili, è boom a Roma: ma calano quelli celebrati nelle sale del Campidoglio. Costi troppo elevati (1600 euro per pochi minuti)

Servizi non adeguati

Matrimoni civili, è boom a Roma: ma calano quelli celebrati nelle sale del Campidoglio. Costi troppo elevati (1600 euro per pochi minuti)
di Gianluca Carini
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Lunedì 22 Aprile 2024, 06:15 - Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 09:08

Sempre più romani scelgono di sposarsi con rito civile, ma le due sale comunali (Campidoglio e Caracalla) registrano al contrario un calo progressivo di prenotazioni. Un paradosso, almeno apparente, che in realtà ha ragioni molto concrete, legate soprattutto ai costi.

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Prima di entrare nel dettaglio, occorre dare qualche numero di contesto.

Secondo i dati dell’Anagrafe, i matrimoni civili tra italiani nella Capitale sono aumentati parecchio negli ultimi anni: nel 2018 erano infatti 2.828, mentre nel 2023 sono arrivati a quota 4.288. Un leggero calo rispetto ai 4.461 del 2022, quando però c’era stato un boom dovuto anche alla fine delle restrizioni della pandemia, che aveva consigliato (quando non imposto) ad alcune coppie di rimandare il loro “sì”. Nel 2023 sono cresciute di poco anche le unioni civili (252 contro le 244 del 2022). Al contrario, però, “tirano” sempre meno la “sala rossa” in Campidoglio e la “sala Vignola Mattei” in via valle delle Camene (terme di Caracalla). Quest’anno per ora siamo a quota 228 prenotazioni in Campidoglio e 375 a Caracalla, ossia poco più di 600 cerimonie. Nel 2022 si ebbe il picco con 1.022 matrimoni celebrati nelle due sale (ancora per l’effetto post-pandemia), con il calo successivo nel 2023, quando furono celebrati 916 matrimoni. Quest’anno si recupererà di certo qualcosa (soprattutto a luglio) ma è evidente che il trend è in diminuzione: in sostanza i numeri sono più simili a quelli 2018, quando tra Campidoglio e Caracalla si celebrarono 760 nozze, in un contesto generale in cui, come detto, i matrimoni civili erano molto meno.

LE RAGIONI

Le ragioni sono in sostanza economiche: sposarsi in Campidoglio o a Caracalla costa molto poco (circa 174 euro)solamente se almeno uno dei futuri coniugi risiede nella Capitale. Un po’ di più se uno nella coppia è residente invece nella provincia di Roma: 348 euro nei giorni feriali e 580 per sabato e domenica. Numeri molto più alti infine per chi arriva da fuori provincia: in questo caso, infatti, si sale a 1.392 euro nei giorni feriali, mentre sabato e domenica bisogna sborsarne 1.624. Infine, il matrimonio è gratuito invece se celebrato nel Municipio di appartenenza nei giorni di apertura al pubblico.

I PROBLEMI

Fuori dal Municipio, quindi, le sale costano, soprattutto se consideriamo che le cerimonie si svolgono una in fila all’altra e in sostanza durano una mezz’oretta, al termine della quale si può fare un brindisi e poco più. Insomma, per celebrare una festa degna di questo nome, bisogna andare poi altrove, tirando fuori altri soldi per il classico rinfresco con gli invitati. E così molti scelgono di andare direttamente da altre parti. Ad esempio sulla "Spiaggia degli Sposi" di Ostia le tariffe comunali sono molto inferiori per i non romani: se nessuno dei due risiede neanche in provincia, si parla infatti di 700 euro nei giorni feriali, che salgono a 800 sabato e domenica. Peraltro il fattore “spiaggia” è uno di quelli che incontrano di più le preferenze degli stranieri che scelgono l’Italia per dirsi “sì”.

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