La mappa degli alberi a rischio a Roma, centinaia di pini malati dal Gianicolo a Caracalla

Sotto i riflettori c’è la Cocciniglia tartaruga (la Toumeyella Parvicornis), un insetto infestante originario del Nord America

La mappa dei pini malati a Roma, centinaia di alberi a rischio dal Gianicolo a Caracalla
di Giampiero Valenza
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Lunedì 27 Novembre 2023, 00:33 - Ultimo aggiornamento: 07:14

Nel Centro storico ci sono due luoghi dove i pini preoccupano di più: la Passeggiata archeologica e del Gianicolo: sorvegliati speciali per gli esemplari ormai malati e malridotti. Avvicinandosi all’Arco di Costantino e al Colosseo ci sono «segni avanzati di malattia». La situazione è poi davvero grave dalle parti delle Terme di Caracalla. L’associazione ambientalista Italia Nostra ha realizzato un dossier per capire quale sia il reale stato di salute dei pini della Capitale, disegnando una vera e propria mappa del rischio. E li hanno passati al setaccio, uno dopo l’altro, tra parchi, ville storiche e viali, facendo notare anche quei luoghi più critici dove bisogna agire subito. Sotto i riflettori c’è la Cocciniglia tartaruga (la Toumeyella Parvicornis), un insetto infestante originario del Nord America che, una volta arrivato in Italia, ha trovato la sua vittima: i pini domestici, alberi che sono parte dei tipici paesaggi romani.

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LE EMERGENZE

Nel lavoro realizzato da Pierluigi Gazzani per conto dell’associazione, a via delle Terme di Caracalla, a via di Porta San Sebastiano e a via Latina la situazione è “grave”. “Nel corso del biennio 2022-2023 nel tratto rettilineo pianeggiante si è osservata una situazione di crescente criticità, la più grave del Centro storico, che ha investito anche lo Stadio delle Terme e che ha determinato frequenti tagli di alberi e abbattimenti”, si legge.

L’allarme suona anche per piazzale Numa Pompilio, dove i pini appaiono “con chiome diradate”, e quindi con evidenti sintomi di una patologia. Moria quasi totale (con sette esemplari) all’interno della Casina del Cardinal Bessarione in via Porta San Sebastiano. Preoccupante la condizione degli alberi al Parco degli Scipioni. Il colle del Gianicolo è il secondo punto di maggior criticità del Centro, con una “situazione sempre più grave sui due tornanti a monte dell’Ospedale Bambino Gesù”. Sul viale di Caio Cestio le piante appaiono “in difficoltà” e nel Cimitero Militare del Commonwealth di via Zabaglia. Chiome dei pini in “parziale peggioramento” a Castel Sant’Angelo, nei bastioni sul lato di via Crescenzio e di via delle Fosse di Castello. A Villa Sciarra la ventina di esemplari presenti ha “segni evidenti di malattia”. Segni patologici alla Bocca della Verità. Un focolaio di cocciniglia anche al Parco San Sebastiano con pini che sono stati tagliati e nuovi esemplari piantumati. «Lì dove sono stati fatti i trattamenti periodici le piante in buona parte si sono salvate - commenta Gazzani - In altre zone la situazione è critica. C’è una differenza tra i pini delle aree archeologiche e quelli delle strade: i secondi sono nelle condizioni peggiori».

LA SOLUZIONE

Bisognerà aspettare un paio di anni e potrebbe arrivare l’antagonista naturale della Cocciniglia direttamente dai Caraibi. Nelle isole Turks e Caicos (dove la Cocciniglia ha portato alla morte di larga parte dei pini caraibici) una ricerca realizzata anche attraverso l’istituto di ricerca Crea ha individuato l’insetto che potrebbe scacciarlo. «I pini vanno ripiantati, per la bellezza della città. Dovremo aspettare ancora qualche anno, ma la soluzione è in arrivo», dice Oreste Rutigliano, presidente di Italia Nostra Roma.

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