Ladri georgiani presi mentre tentavano di entrare in un appartamento. L'indirizzo era su Google maps

Tre uomini di nazionalità georgiana sono stati arrestati mentre tentavano di entrare in un appartamento in via Val di Nona, a Conca d'Oro

Ladri georgiani presi in casa mentre tentavano di entrare in un appartamento. L'indirizzo era su Google maps
di Federica Pozzi
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Martedì 15 Agosto 2023, 07:40

Cercavano l'indirizzo dell'appartamento da derubare su Google maps. Tre uomini di nazionalità georgiana sono stati arrestati mentre tentavano di entrare in un appartamento in via Val di Nona, a Conca d'Oro. A chiamare i carabinieri una vicina di casa insospettita dai rumori. Contemporaneamente nella stessa zona altri ladri, probabilmente della stessa nazionalità, hanno cercato di introdursi in un'abitazione che credevano fosse vuota. Ma la proprietaria di casa, sentiti i rumori, è prontamente andata alla porta armata di spray al peperoncino e li ha messi in fuga.

IL TENTATIVO DI FURTO

All'arrivo dei carabinieri di San Basilio, chiamati da una vicina di casa che aveva sentito forti rumori, i tre malviventi che erano ancora nell'appartamento in via Val di Nona, dove in quel momento non c'erano inquilini, hanno provato invano a darsi alla fuga scappando per le scale e cercando di raggiungere la terrazza del palazzo dove, oltre ai tre, è stata rinvenuta dai militari una borsa contenente alcuni attrezzi per scassinare la serratura. A quanto riportato nel verbale, gli imputati avrebbero usato la tecnica del "key bumping" per forzare la serratura.

Un metodo molto gettonato ultimamente dai ladri - specie quelli provenienti dall'Est Europa - per entrare nelle abitazioni senza lasciare segni di effrazione. Basta una chiave a urto, specificamente sagomata, che viene introdotta nella serratura e un martello con cui colpirla, in modo che i pistoni interni superino la linea di apertura, consentendo così lo sblocco. A quel punto, basta girare la chiave per togliere le mandate e aprire la porta.

Accusati di tentato furto, i tre uomini sono stati processati ieri per direttissima: si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, ammettendo l'addebito e chiedendo scusa per l'accaduto. Incensurati e a Roma solo da un mese, non hanno un lavoro stabile e neanche una fissa dimora, stando a quanto hanno raccontato in aula. Probabilmente sono venuti nella Capitale, in concomitanza del periodo estivo, proprio con l'obiettivo di fare razzia nelle abitazioni dei romani andati in vacanza.

I SOSPETTI

Questo elemento, sommato al fatto che avevano cercato l'appartamento sulle mappe del telefono, fanno pensare agli inquirenti ci sia dietro un'organizzazione, ben più grande, che indirizza i ladri nelle abitazioni rimaste vuote. In sede di udienza di convalida dell'arresto, sono stati sottoposti dal giudice del Tribunale monocratico alla misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Roma in attesa dell'inizio del processo.
Lo scorso 6 agosto la polizia ha arrestato due georgiani, di 50 e 35 anni, perché gravemente indiziati di furto in abitazione. Sono silenziosamente entrati in un palazzo di Conca d'Oro, forzando la serratura con la tecnica del "key bumping". Quando gli agenti del Distretto di Fidene li hanno sorpresi, avevano in mano una federa - dentro la quale avrebbero inserito la refurtiva - un paio di guanti, un coltellino e due bandane.

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