Il Campidoglio cerca ditte per la riqualificazione del Parco San Sebastiano

Stanziati un milione e duecentomila euro, gli operatori interessati a realizzare la riqualificazione del parco, dovranno anche occuparsi del “recupero vegetazionale" del giardino all’italiana della Casina del Cardinal Bessarione.

Il Campidoglio cerca ditte per la riqualificazione del Parco San Sebastiano
di Carmela De Rose
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Mercoledì 15 Novembre 2023, 11:56

Una bella notizia è in arrivo per l’anno del Giubileo a Roma: l’amministrazione ha stanziato più di un milione d’euro per riqualificare il Parco San Sebastiano, situato nel I municipio, definito l’antico polmone verde. Il parco è stato progettato da De Vico nel 1925, dopo lunghi espropri, l’intera area fu consegnata al Governatorato come seconda zona della Passeggiata Archeologica di Roma. Il Campidoglio ha pubblicato il bando finalizzato alla ricerca di ditte interessate alla ristrutturazione dell’intero Parco e dei giardini che ospitano la scuola giardinieri e la scuola primaria, facente parte dell’I.C Elsa Morante. I soldi a disposizione sono un milione e duecentomila euro che dovranno essere usati per ampliare l’area giochi, per ripristinare il percorso pedonale realizzato nel lontano 2010, per rifare l’impianto d’irrigazione. Non solo, i fondi serviranno. Inoltre verranno sostituite le panchine, i cestini e i portarifiuti. Gli operatori interessati a realizzare la riqualificazione del parco, dovranno anche occuparsi del “recupero vegetazionale" del giardino all’italiana della Casina del Cardinal Bessarione. Il “restyling” della zona è finalizzato anche a migliorare la didattica all’aria aperta per gli studenti che frequentano la scuola e per fare laboratori che coinvolgano anche le loro famiglie.

La storia del polmone verde.

Il Parco fu istituito nel 1925 quando, dopo lunghi espropri, l'area fu consegnata al Governatorato di Roma come seconda zona della Passeggiata Archeologica. Adibita in epoca romana a sepolture e a eleganti residenze, la zona fu nell'alto Medioevo luogo di vigne e di orti legati alla presenza di complessi religiosi e assistenziali. In particolare, due edifici compresi nell'area del parco, segnarono, a partire da quel periodo e per i successivi, le principali vicende edilizie della zona. La Chiesa di S.

Cesareo, nota fin dal XII secolo, e che le piante della prima metà del '500 riportano nelle forme di un modesto edificio con tetto a doppio spiovente, fu assegnata da Clemente VIII ai Padri Somaschi del Collegio Clementino da lui fondato nel 1564; successivamente ne fu affidato il rifacimento forse a Giacomo Della Porta, che realizzò l'attuale facciata a lesene su alto basamento. Scavi condotti al di sotto della chiesa hanno messo in luce i resti di un edificio romano con mosaici bicromi. Accanto alla chiesa si trova la Casina detta del Cardinal Bessarione, villa del primo rinascimento romano attribuita, senza alcuna certezza, al celebre umanista greco, metropolita di Nicea dal 1437, ma comunque realizzata, come fanno supporre le pregevoli soluzioni costruttive, per una committenza di rango. Della sistemazione del parco fu chiamato a interessarsi nel 1925 Raffaele de Vico, il quale propose un progetto che si adattava all'andamento scosceso del terreno, con scalee per raccordare i diversi livelli dell'area, prevedendo, tra le opere di giardinaggio l'integrazione delle essenze arboree esistenti con pini, cipressi, allori, lecci e la piantumazione di esemplari di Ulmus americana per i nuovi tratti di viali. Nel 1934 fu decisa la costruzione della sede della Scuola Giardinieri, per la formazione di giardinieri comunali. Nel 1936 venne creata, nella parte più alta dell'area a verde, una colonia elioterapica utilizzata annualmente per la villeggiatura estiva dei bambini. La vocazione scolastica del parco, inaugurata negli anni Trenta, è tuttora mantenuta con la presenza di due scuole materne.

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