Gli è costata cara la fuga romantica dai domiciliari per uscire con la fidanzata, al quarantunenne sorpreso dai carabinieri di Pomezia che lo hanno arrestato. È finita così, di nuovo con le manette ai polsi e il ritorno tra le mura domestiche, la serata tête-à-tête che l’uomo aveva organizzato per vedere la sua dolce metà. L’innamorato venerdì sera era uscito dall’appartamento dove vive in via Ugo La Malfa, aveva preso l’auto per raggiungere l’abitazione della donna, a poche centinaia di metri dalla sua casa, e trascorrere qualche ora insieme a lei. La coppia era in macchina e stava uscendo dall’isolato, quando una pattuglia dei carabinieri ha intercettato la vettura, riconoscendo l’uomo alla guida. L’evaso ha tentato di fuggire spingendo il piede sull’acceleratore, ma è stato bloccato e arrestato di nuovo. La serata romantica è andata in fumo e ora l’evaso appassionato rischia un aggravamento di pena.
PRECEDENTI
Non è la prima volta, infatti, che il quarantunenne si allontana dai domiciliari. La prima a marzo scorso, quando i militari lo avevano sorpresero mentre passeggiava a piedi vicino casa. Poi di nuovo i primi di aprile, quando per sgranchirsi le gambe era arrivato fino in via Singen, a quasi tre chilometri dall’abitazione e da lì i militari lo avevano accompagnato di nuovo in via Ugo La Malfa. Infine, venerdì scorso, in machina con la fidanzata per trascorrere insieme una serata romantica. In tutte e tre le occasioni non ha mai spiegato il motivo dell’evasione. Si è solo trincerato dietro un muro di silenzio. Se le prime due fughe potrebbero nascondere qualcosa, l’ultima fa invece pensare a un incontro appassionato già organizzato. Al cuore, d’altra parte, non si comanda. Probabilmente l’uomo soffriva la mancanza della dolce metà che non vedeva da tempo.
PIAZZA DI SPACCIO
Ha voluto rischiare e la dea bendata non è stata dalla sua parte, ma da quella dei carabinieri che lo hanno visto passare in macchina e lo hanno arrestato. Una leggerezza, quella commessa dal quarantunenne che invece avrebbe dovuto prendere in considerazione come spesso gli investigatori passano al setaccio via Ugo La Malfa. Nota piazza di spaccio, in particolare tra i cortili e le scale dell’enorme complesso di case popolari di proprietà dell’Ater della provincia di Roma. E proprio in quelle ore i militari erano lì per arrestare due presunti pusher, di cui uno minorenne, trovati con poche dosi di cocaina in tasca. A individuarli era stato Vittorio Brumotti arrivato con la sua troupe perché chiamato da alcuni inquilini, stanchi della continua vendita di droga. Una situazione che in realtà i carabinieri conoscono e contrastano da anni e che li ha portati ad arrestare decine di pusher. Anche l’evaso innamorato abita in quel complesso Ater e sa perfettamente che gli alloggi sono sotto stretta sorveglianza dei militari. Ma la mancanza della sua dolce metà, la voglia di trascorrere con lei una serata romantica ha avuto la meglio. Poco gli importava di correre il rischio di essere sorpreso e di finire di nuovo recluso tra le mura domestiche. La passione è stata più forte del pericolo che ha deciso di correre comunque. La fortuna non lo ha assistito, per la terza volta è stato arrestato per evasione e ora rischia un aggravamento di pena.