Pronto soccorso, la fuga dei candidati. Il concorso è un flop: si sono presentati solo 163 medici

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Pronto soccorso, la fuga dei candidati. Il concorso è un flop: si sono presentati solo 163 medici
di Giampiero Valenza
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Mercoledì 10 Gennaio 2024, 08:14

Tagliare le attese al pronto soccorso con una squadra di medici pronta a intervenire, colmando le piante organiche che, nel corso degli anni, si sono svuotate. La Regione cala l'asso del maxiconcorso della Asl Roma 6 per 152 posti di dirigente medico per la medicina di emergenza-urgenza. E l'operazione condotta dalla Asl dei Castelli e del Litorale servirà per tutte le realtà sanitarie pubbliche del Lazio. Da quella graduatoria, infatti, attingeranno un po' tutti. Pochi medici, però, vogliono lavorare in prima linea nell'emergenza di un pronto soccorso: si sono presentati in 163 e tra loro avverrà la selezione per rafforzare l'organico del sistema delle cure della Regione. Basta un conto di poco per capire che solo undici di loro saranno esclusi dal posto in ospedale.

IL RUOLO

«È innegabile che i medici di pronto soccorso svolgono un ruolo vitale nella catena di assistenza sanitaria - dice Francesco Marchitelli, commissario straordinario della Asl Roma 6 - Sono responsabili di fornire cure istantanee e cruciali a pazienti che richiedono assistenza immediata. Questi professionisti devono essere pronti a gestire situazioni ad alta pressione, prendere decisioni rapide e lavorare in equipe per garantire un trattamento tempestivo e adeguato. Inoltre, è una strada che consente ai medici di accedere a posizioni all'interno di una struttura sanitaria, fornendo una solida base per una carriera stabile nel settore pubblico della sanità. Guardiamo a una solida costruzione di una comunità della salute fatta di professionisti motivati».

IL PIANO

In questi giorni gli ospedali del Lazio sono stati molto sotto stress: i pronto soccorso hanno avuto un aumento degli accessi tra il 10 e il 15%. Il boom di influenza e la ripresa dei casi di Covid hanno inevitabilmente sovraccaricato il sistema regionale. Molti i codici bianchi, verdi o azzurri, che al massimo hanno un'urgenza differibile e che si sarebbe potuta trattare anche fuori dalla rete dell'emergenza ospedaliera: di 860 pazienti trattati ieri, fino alla serata, 435 appartenevano ai codici più bassi.
In totale, il piano messo in atto dell'amministrazione Rocca per rafforzare i reparti di emergenza prevede l'assunzione di 313 dottori: 265 a tempo indeterminato, 25 a tempo determinato e 23 stabilizzazioni di personale già in servizio. Sono 126 quelli già assunti: 2 alla Roma 1, 11 alla Roma 2, 6 alla Roma 3, 15 alla Roma 4, 9 alla Roma 5, 11 alla Roma 6. Per le aziende ospedaliere romane, invece, sono stati già assunti in 26 all'Umberto I, in 5 al San Giovanni, 6 al San Camillo, 11 al Sant'Andrea, uno al Policlinico di Tor Vergata. Nelle altre province del Lazio sono già arrivati 16 medici di pronto soccorso alla Asl di Viterbo, 4 in quella di Rieti, 1 a Latina, 2 a Frosinone.

LA "FASE DUE"

Nel 2024 la Regione passerà alla fase due del programma di assunzioni per la medicina d'emergenza-urgenza. E con la nuova infornata possibile grazie alla graduatoria della Roma 6 arriveranno 10 nuovi medici alla Asl Roma 1, 12 alla Roma 3, 15 alla Roma 4, 29 alla Roma 5, 35 alla Roma 6. Ne godranno anche le Asl della Regione e le aziende ospedaliere: 10 arriveranno alla Asl di Viterbo e altrettanti a Latina, dodici alla Asl di Frosinone, quattro al Policlinico di Tor Vergata e cinque al Sant'Andrea.
Poi, nel corso dell'anno, nuovi rinforzi anche alla Roma 3, con 12 medici in più che prenderanno servizio con una selezione dedicata. Novità arriveranno anche a Latina: la Asl aumenterà l'organico del proprio dipartimento di emergenza-urgenza con 23 persone in più. A tutto questo, poi, vanno sommati anche i dieci medici che rafforzeranno la pianta organica dell'Ares 118. Delle ambulanze, in sostanza. E loro saranno a bordo delle automediche per intervenire immediatamente sulle emergenze. Un extra rispetto ai conti, poi, sono i cinque dell'ultima selezione della Asl Roma 2.

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