Roma, autovelox di ultima generazione nelle strade: nel mirino anche le doppie file. Ecco come funzionano

Palazzo Valentini ha emanato i decreti attuativi, come pure le risorse - 800mila euro isolati nell’ultimo bilancio - stanziati da Roma capitale per l’acquisto dei dispositivi

autovelox di ultima generazione nelle strade: nel mirino anche le doppie file. Ecco come funzionano
di Camilla Mozzetti e Raffaella Troili
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 30 Agosto 2023, 00:11 - Ultimo aggiornamento: 09:17

Prende forma il progetto destinato ad aumentare la sicurezza sulle strade con l’intento di evitare il numero crescente di incidenti. Questo grazie ad autovelox di ultima generazione capaci di rilevare all’istante la velocità di un veicolo in transito, segnalando immediatamente al comando generale dei vigili la targa dell’auto, e abili anche ispezionare un ampio raggio stradale – grazie a una lente focale grandangolo – andando così alla caccia delle auto che si fermano in doppia fila. In arrivo i “tutor” intelligenti su una dozzina di strade ad alto scorrimento, voluti dal Campidoglio per limitare l’indice dei sinistri ma anche per incrementare il gettito delle multe.

Il progetto è datato e ha avuto degli step: ora Palazzo Valentini ha emanato i decreti attuativi, come pure le risorse - 800mila euro isolati nell’ultimo bilancio - stanziati da Roma capitale per l’acquisto dei dispositivi. L’ultimo passo, quello di redigere il capitolato per indire le gare - spetta all’Agenzia per la Mobilità.
I “tutor” intelligenti saranno installati in diverse aree della città con l’obiettivo di limitare la velocità – e di conseguenza – gli incidenti che purtroppo sono all’ordine del giorno.

Coinvolte almeno una decine di strade considerate vere e proprie “maglie nere” per il numero di incidenti che avvengono e che spesso provocano feriti gravi. Come via Cristoforo Colombo, via Cassia, via Casilina, via Nomentana, viale Marco Polo, via Pontina, via Ostiense e via Laurentina, via Pineta Sacchetti. 

Ztl a Roma, multate le auto dei film: class action dei produttori (sotto accusa anche i costi esorbitanti per le location in Centro)

MULTE IN ARRIVO

I dispositivi serviranno anche a rimpinguare le casse del Comune. Se, infatti, l’amministrazione punta a garantire una più ampia sicurezza stradale, dall’altra il provvedimento servirà a recuperare gettiti preziosi, considerato il volume – per ora solo presunto – delle contravvenzioni che potrebbero crescere del 50% e in alcuni casi del 100% anche perché sulla maggior parte delle strade prescelte non ci sono sistemi automatici di rilevazione della velocità e le contravvenzioni vengono elevate solo se c’è una pattuglia della municipale con lo “street-control” in azione. I nuovi “tutor” avranno una tecnologia più avanzata rispetto ai normali autovelox e quindi oltre a sanzionare gli automobilisti che premono con troppa facilità l’acceleratore, grazie alla lente grandangolo, potranno rilevare anche tutti i veicoli che parcheggiano in seconda fila provocando ingorghi al traffico. In quest’ultimo caso il dispositivo registrerà l’infrazione che sarà inviata alla sala operativa del comando generale da cui partiranno gli agenti che, a loro volta recandosi sul posto, redigeranno la contravvenzione. Il beneficio è abbastanza intuibile: si ottimizza l’impiego dei caschi bianchi sulle strade della città. Se l’uso dei nuovi “tutor” darà dei buoni risultati, l’amministrazione potrebbe decidere di estendere il loro utilizzo ad altre strade come via Tiburtina o via Prenestina. Su ogni strada dovrà essere ampliata la segnaletica verticale. Ad almeno 30 metri prima del dispositivo, l’amministrazione dovrà garantire un cartello che informa l’utente della presenza del dispositivo anche per evitare brusche frenate e possibili tamponamenti. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA