Roma, degrado al Cimitero Flaminio: continua l’allarme dei cittadini

Le tombe a terra sono ricoperte di erbacce, sulle lapidi i nomi sono coperti dalla folta vegetazione

il cimitero Flaminio a Prima Porta
di Raffaele Marra
2 Minuti di Lettura
Lunedì 9 Ottobre 2023, 11:44

E' allarme degrado a Prima Porta. I cittadini continuano a "urlarlo" ormai da mesi, un degrado e uno stato di abbandono del Cimitero Flaminio di Prima Porta diventato "vergognoso" per molti romani in visita ai loro defunti. Le tombe a terra sono ricoperte di erbacce, le lapidi invase dalla folta vegetazione. L’indignazione di chi si reca ogni giorno al cimitero ormai è quotidiana: «Manca meno di un mese al 2 novembre e un cimitero così non è dignitoso che si presenti alle migliaia di romani che verrano a visitare i propri defunti - dice un lettore - l'attenzione per la pulizia  dovrebbe essere tutto l’anno, ma ormai neanche a ridosso di una ricorrenza così importanza non c’è, dove è il rispetto per i nostri defunti, oggi riusciamo appena a leggere i loro nomi». Ad agosto e settembre le segnalazioni sono state centinaia quelli dei romani, non sono mancate neanche quelle dei cittadini di religione islamica che hanno segnalato lo stesso stato di abbandono nel settore islamico che oltre ai rovi che coprono totalmente tombe e lapidi hanno sottolineato la mancanza di acqua. Ama aveva risposto una prima volta spiegando che «come previsto da programmazione stagionale - l’azienda aveva - già intensificato da alcuni giorni le attività di sfalcio e cura del verde». Le immagini che però sono arrivate nel periodo estivo da luglio settembre dal camposanto di Flaminio, hanno testimoniato che gli interventi non sono stati effettuati. Nella stessa nota l’Ama si era giustificata che il terreno su cui si estende il cimitero è di oltre 140 ettari, ma ad oggi non appare adeguatamente manutenuta. Qualche giorno fa la seconda replica dell’Ama a una segnalazione di un altro cittadino: «Grazie al recente bando per pulizia, decoro e manutenzione del verde, un unico soggetto si sta occupando a 360 gradi di tutte le operazioni con logiche innovative. L'esecuzione delle attività sarà monitorata sulla base di un cronoprogramma degli interventi». Anche in quest'ultimo caso molti altri cittadini avevano documentato con foto e video l'attuale situazione del cimitero di Prima Porta, dove si denotava lo stato di abbandono che ormai persiste da tempo: tombe invase dalle erbacce, una fontana senza acqua e i contenitori stracolmi di rifiuti. «Vedremo come troveremo il Cimitero il 2 novembre - conclude un romano in vista tutti i mesi ai suoi cari - quando saranno migliaia i romani che potranno testimoniare lo stato di manutenzione del camposanto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA