Anziana a 100 anni trova i ladri dentro casa ma li mette in fuga: «Andate fuori da qui»

I rapinatori erano entrati in via Makallè, nel quartiere Africano, forzando la finestra

Anziana a 100 anni trova i ladri dentro casa ma li mette in fuga: «Andate fuori da qui»
di Federica Pozzi
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Martedì 5 Marzo 2024, 22:29 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 10:19

«Andate subito fuori da casa mia», è stata lucida e risoluta L.B., 100 anni compiuti da pochi mesi, quando si è trovata di fronte, lo scorso lunedì pomeriggio, due ladri con il volto travisato appena entrati nella sua abitazione in via Makallé, nel quartiere Africano, infrangendo una finestra. Così, sorpresi dalla presenza di una persona in quella casa che credevano vuota, sono fuggiti dalla porta, non riuscendo a portare via nulla. Il portiere, Gianni, dopo aver visto il primo malvivente fuggire, si è avvicinato e si è trovato davanti il secondo ladro che gli ha dato un pugno in pieno volto prima di darsi alla fuga. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato Vescovio. 

L’INCURSIONE

Erano circa le 19 di lunedì 4 marzo, L.B. stava dormendo nella sua stanza e tutte le luci della casa erano spente. Due ladri hanno infranto la finestra interna dell’appartamento e sono entrati. Un rumore forte che ha fatto svegliare l’anziana donna, la quale, dopo aver acceso le luci, si è trovata di fronte i due malviventi. «Andate subito fuori da casa mia», gli ha detto, senza farsi prendere dal panico. «Mi hanno tirato per un braccio, bloccandomi», ha raccontato la centenaria che fortunatamente è rimasta illesa.

Una mossa per impedirle probabilmente di arrivare al telefono e chiedere aiuto. Così, scoraggiati dalla presenza di una persona, hanno deciso di lasciar perdere il colpo e fuggire. È stato in quel momento che si sono imbattuti nel portiere dello stabile, Gianni: «Ho visto il primo ladro scappare, ero dentro la guardiola, proprio davanti alla porta d’ingresso della signora». «Questo mi ha insospettito - continua il portiere - e sono andato a controllare, la porta era aperta, quindi mi sono avvicinato. Mi sono trovato davanti il secondo ladro, con il volto coperto da un passamontagna. Era un uomo alto, con l’accento dell’Est. Mi ha detto “tu chi sei?” e mi ha sferrato un pugno in pieno volto».

«La signora era dietro di lui, lo seguiva», ha spiegato Gianni che, subito dopo, ha chiamato le forze dell’ordine, arrivate sul posto insieme al 118 che lo ha medicato. Grazie alla freddezza della vittima, i due ladri sono andati via a mani vuote, non riuscendo neanche ad avvicinarsi ai gioielli tanto cari alla donna. «Era molto agitata quando siamo arrivati, aveva paura che le avessero rubato degli oggetti preziosi a cui tiene particolarmente», racconta la nipote, Chiara, che vive nell’appartamento accanto insieme ai genitori. «Ieri pomeriggio ero in casa - continua - ho sentito dei rumori forti, ma sapendo che nonna stava già dormendo, ho pensato venissero da qualche altra abitazione». Una zona, quella del quartiere Trieste e Africano, presa di mira dai ladri già da diversi anni. «Non è strano che entrino anche quando ci sono persone dentro casa», afferma Chiara. D’accordo con la giovane anche il portiere, Gianni: «Mi era già successo neanche un anno fa di trovarmi davanti i ladri, per fortuna quella volta a separarci c’era una siepe. Avevo sentito dei rumori in un appartamento ed ero andato a controllare da fuori». «Questa volta sono stato fortunato, poteva andare molto peggio. È gente pericolosa, senza scrupoli», sottolinea. 

LE INDAGINI

Gli inquirenti stanno ora passando al setaccio le telecamere di zona per cercare elementi utili a rintracciare i due ladri che, per il momento, sono riusciti a darsi alla fuga. Di loro, dalle testimonianze della vittima e del portiere, si sa che sono due uomini sui 30anni, di corporatura robusta e con l’accentro dell’est. Si tratta indubbiamente di professionisti, vista la parte del palazzo da cui sono entrati. Per arrivare alla finestra dell’appartamento della signora, che si trova dal lato del garage, si sono infatti dovuti arrampicare per diversi metri, con il solo utilizzo di un tubo di scarico che si trova attaccato al muro. 

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