La storia raccontata attraverso lo sguardo analitico del presente. Un presupposto caro al politico, scrittore e giornalista Walter Veltroni che ha deciso di metterlo in atto all'interno del suo nuovo, ultimo romanzo dal titolo "La condanna" edito Rizzoli. In questo caso l'ambientazione scelta è quella del settembre del 1944 quando i nazisti stanno scappando da Roma, lasciandosi dietro una scia di orrori e violenze: è qui che le vite del questore Pietro Caruso e del direttore del carcere di Regina Coeli Donato Carretta si intrecciarono drammaticamente. Ieri nella sala della libreria di via dei Barbieri 7 un giustamente soddisfatto autore è stato accolto da uno scroscio di applausi, derivante da una sala gremita. Ad affiancarlo nella presentazione del suo impegno letterario i colleghi giornalisti Aldo Cazzullo, Giovanni Floris e Monica Maggioni: insieme hanno parlato di storia, di passato e dell'importanza della professione del giornalista.
Tra il pubblico si riconoscevano l'attrice Maria Rosaria Omaggio e Marco Delogu, entrambi interessati a comprendere ogni passaggio narrativo.