Serena Ionta: «Un ukulele e i social, così ho conquistato Fiorello»

Serena Ionta: «Un ukulele e i social, così ho conquistato Fiorello»
di Ilaria Ravarino
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Domenica 15 Gennaio 2023, 10:01

Un Instagram affollatissimo, anche prima di Fiorello. Merito del talento, ma anche di una laurea alla Bocconi fatta decisamente fruttare: è nato così il piccolo fenomeno Serena Ionta, nota come la ragazza dell'ukulele di Viva Rai2!, il programma di Fiorello e Fabrizio Biggio di nuovo in onda da domani alle 7.15 su Rai2 (stasera Fiorello sarà ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa). Originaria di Latina, classe 1994, Ionta proviene da una famiglia che con la musica non ha niente a che fare. Padre e madre nel settore delle energie rinnovabili, il canto e la musica praticati fin da bambina non erano il tipo di carriera cui pensava: «Mi sono laureata con 99 in Economia per l'arte e la comunicazione. Volevo spostarmi da Latina e intanto, mentre frequentavo l'università, studiavo anche al conservatorio. Poi mi sono trasferita a Londra, dove sono rimasta per cinque anni lavorando nel marketing. Alla fine, tutto sommato, mi è servita anche quell'esperienza».

LE COVER
Galeotti furono i social, e l'idea di pubblicare i video della sua musica al tempo in duo con il collega Gennaro Ricciardone in pandemia. Il primo a notarla è stato il regista Leonardo Pieraccioni, che l'ha contattata via Instagram dopo aver visto un video in cui suonava l'ukulele, proponendole di collaborare con un brano (Il dubbio) al suo film del 2022 Il sesso degli angeli. «Ho comprato il primo ukulele a Milano, un pomeriggio in cui mi annoiavo. Il mio ragazzo, lo stesso da nove anni, era partito per un viaggio post laurea con i suoi amici e io, che suonicchiavo il piano, volevo provare qualcosa di nuovo. L'investimento era fattibile: con 80 euro ti procuri un ukulele decente. Dal momento in cui lo compri a quello in cui lo sai suonare, passa una settimana. Gli dedichi mezz'ora la sera e hai già soddisfazione». Il primo video lo pubblica da Londra, «nella mia cameretta, in una delle cinque case che ho cambiato in cinque anni», e dopo il lavoro per Pieraccioni arriva la svolta: «Fiorello ha visto sull'Instagram di Pieraccioni un mio video e mi ha contattata». Sempre via social, naturalmente. Lo stesso attraverso il quale l'ha chiamata anche Walter Veltroni, dopo averla vista suonare un brano di Modugno: «L'ho detto al mio manager (Daniele Silvestri, omonimo del cantautore, ndr), devo ringraziare Mark Zuckerberg».

Per Veltroni firma la canzone dei titoli di coda di È stato tutto bello - Storia di Paolino e Pablito, ma non è l'ultima volta che il cinema la cerca: «Adesso sto lavorando con Gabriele Muccino, farò alcune cover per la seconda stagione della sua serie A casa tutti bene. Ho un portfolio di 200 cover, ancora non abbiamo scelto quali usare».

IL CICLONE
L'ingresso di Fiorello nella sua vita è paragonabile a un ciclone: un nuovo look con i capelli più corti, il lavoro «in stand by», il trasferimento a Roma (il ragazzo è ancora a Milano) e una vetrina nuova per la sua musica. «Per la ripresa della trasmissione stiamo preparando delle cose insieme a Beatrice DeDo, che suona le percussioni. Ma in generale continueremo a improvvisare tantissimo». Per lei adesso è tempo di preparare due nuovi singoli - dopo i precedenti Limonata e Vin Brulè -in uscita a marzo e maggio, in vista di un nuovo obiettivo: Sanremo Giovani. «Mi piacerebbe, sicuramente c'è l'ambizione, vediamo se riesco a concretizzarla». Proprio l'ukulele, nel 1978, fu protagonista all'Ariston, con la canzone Gianna di Rino Gaetano: «Amadeus l'ho conosciuto quando è venuto a trovarci a Viva Rai2!, ma non abbiamo parlato di Sanremo. Io non sono timida, ma discreta sì. So che in alcune situazioni dovrei essere più sfacciata, ma non sarei me stessa. Adesso ho i miei singoli: cerco di avere tutto pronto per luglio, e poi chissà».

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