Un treno per il mare, quel “Mare Fuori” che i ragazzi scorgono dall’interno delle loro celle, in quel carcere minorile che li tiene rinchiusi tra le mura dei loro giovani errori e le speranze del domani. Spiragli di luce che passano dalle fessure e che corrono s'un binario parallelo a quello delle loro vite, quello della libertà. Come sottolinea Nicolò Galasso giovane attore di origini abruzzesi, tra i protagonisti della serie prodotta da Rai Fiction e Picomedia, diretta da Ivan Silvestrini regista del soggetto di Cristina Farina e Maurizio Careddu. L’importanza di una serie come “Mare Fuori”, il suo concetto profondo di amicizia e le sue prospettive sul futuro concesse all’immaginazione di un pubblico di giovanissimi telespettatori e non solo, è sottolineata anche dall’iniziativa di Trenitalia di aver dedicato un Frecciarossa al cast più amato del momento. I volti degli attori hanno ricoperto il treno che ha viaggiato per lo stivale e che, come romantica metafora, ha rincorso quel futuro che i ragazzi hanno sognato nel loro istituto minorile.
Mentre in rete già impazza la ‘psicosi’ per la quarta serie, in concomitanza con la messa in onda dell’ultima puntata della terza stagione, nella stazione di Roma Termini hanno fatto scalo i nuovi beniamini della TV.
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