Simona Lidulli e Valerio Savino, i post d'addio su Facebook: «Le nostre vite finiscono qui». Poi la coppia si toglie la vita

Laurentino, tragedia annunciata sul web: sono morti entrambi con un colpo di pistola. Il corpo dell'uomo trovato nel parcheggio di un centro commerciale. Lei era in casa

Simona Lidulli e Valerio Savino, i post d'addio su Facebook: poi la coppia si toglie la vita
di Camilla Mozzetti e Raffaella Troili
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Mercoledì 14 Giugno 2023, 06:27 - Ultimo aggiornamento: 16 Giugno, 09:10

Simona e Valerio, insieme da una vita con la musica di Placido Domingo a unirli sempre di più. Lei è stata trovata riversa sul letto con un colpo di pistola esploso all'orecchio in quell'appartamento pieno di cose eccentriche, proprio com'era il suo carattere e quello del marito. Una casa in via Consolini, a Roma 70, presa in affitto da tempo in cui ieri per ore i militari dell'Arma dei carabinieri hanno operato per ricostruire i contorni di una storia sicuramente dolorosa, che parla di difficoltà, economiche in primis. Per Simona Lidulli, classe 1959, non c'è stato nulla da fare e neanche per il marito, Valerio Savino di un anno più piccolo, trovato cadavere nella sua auto nel parcheggio del centro commerciale "I Granai".

Le indagini

L'ipotesi più accreditata è che si sia trattato di un duplice suicidio, concordato dalla coppia a tal punto che, a poco dalla fine, entrambi hanno pubblicato un post sulle rispettive pagine Facebook in cui salutavano amici e parenti.

La scelta più coerente scriveva lui, addio postava lei. Eppure non si esclude che la dinamica sia stata un'altra: il marito che spara alla moglie, seppur intenzionata anche lei a farla finita, e lui che poi decide di uccidersi altrove. Le pistole in gioco sono due e questo in ragione del regolare porto d'armi che l'uomo deteneva da tempo per motivi sportivi. Era dipendente di una società di vigilanza che opera nei centri sportivi, Simona amava la lirica e l'opera. Solo le autopsie chiariranno se la donna è stata uccisa o si è sparata e se il marito fosse affetto da qualche grave patologia. I militari non hanno trovato referti o medicinali compatibili per terapie antitumorali.

 

«Addio amici tutti. La mia vita terrena e quella di Simona finiscono qui. Insieme da sempre e per sempre. Un pensiero di affetto e gratitudine a tutti voi. Per noi amanti dell'Opera e del melodramma questa rappresenta la scelta più coerente che potessimo fare. Chiedo scusa a chi ho fatto del male», il post di Valerio Savino. Inequivocabile quello di sua moglie, sempre su Facebook: «Addio.». I messaggi non sono passati inosservati tanto che gli amici hanno allertato le forze dell'ordine. Nessuno sa darsi una spiegazione, tanti gli interrogativi, qualcuno parla di problemi economici, altri di una malattia che avrebbe colpito lui. Resta il fatto che i due, uniti da quando avevano 17 anni, hanno scelto di morire insieme. Una coppia affiatata, senza figli, piena di interessi. Lei, impiegata della Tim in pensione. Lui praticava tiro dinamico difensivo, «gentile, pacato, disponibile», ricorda un collega. «Amava la sua compagna e non gli avrebbe mai torto un capello. Nessuno di noi ha mai avuto il sentore di un qualche malessere. E questa tragedia ci ha colti di sorpresa, ci rammarica non aver potuto evitare il peggio». Simona non passava inosservata, con i cappellini colorati, i bei vestiti, il sigaro. Ricorda una collega: «Speciale, generosa, intelligente, con tanti interessi, mi disse di aver trovato l'amore tanti anni fa». Il titolare di un calinghi non si capacita: «Che strano, sono venuti a comprare shampoo e detersivi la settimana scorsa. Stavano sempre insieme», ripete anche lui.
 

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