I poliziotti hanno gridato: «Alt! Polizia!» all'uomo che nel buio dell'appartamento era appena uscito dalla camera da letto. E che invece di arretrare, ha camminato con fare minaccioso verso di loro: a quel punto è partito il colpo di pistola. A terra è finito Tommaso Ascenzi, 35 anni trasportato d'urgenza al pronto soccorso del policlinico Casilino. Mentre la palazzina di via Antonimina, all'Anagnina si riempiva di agenti e uomini della polizia Scientifica. Restano ora molti i punti da chiarire su quanto avvenuto mercoledì sera poco dopo le 22 e su cui gli investigatori della Squadra Mobile sono incaricati di indagare. Intanto la cronaca: a far scattare l'allarme nella palazzina sono stati gli inquilini del primo piano allarmati dai rumori che sentivano arrivare dall'appartamento del secondo piano. «Sentiamo battere con violenza» hanno riferito agli operatori del 112: «Temiamo sia un ladro». Poco prima, i condomini avevano infatti tentato di contattare il proprietario che non ha risposto né al cellulare né al citofono di casa. Di più: dal giardino condominiale hanno visto le luci di casa accendersi e spegnersi ripetutamente. Così in pochi istanti sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia che hanno chiesto in supporto l'intervento dei vigili del Fuoco. «Non potevamo escludere, in un primo momento, che in casa ci fosse qualcuno che si era sentito male». Al loro arrivo poliziotti e pompieri, hanno suonato invano al campanello. Sono quindi scesi nel piazzale per coordinare le operazioni. Ma quando sono risaliti, la porta d'ingresso era socchiusa e le luci dell'appartamento tutte spente. A quel punto i poliziotti sono entrati, annunciando la loro presenza e, senza ottenere risposta, sono avanzati nell'appartamento. Fino a quando hanno visto la sagoma dell'uomo - che si scoprirà essere Tommaso Ascenzi- andare verso di loro. «Alt polizia!» hanno gridato gli agenti. Poi il drammatico epilogo e il colpo di pistola che ha colpito al fianco Ascenzi.
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