LA SCOPERTA
La scoperta risale a sabato, ma il delitto sarebbe stato commesso giovedì scorso. Per due giorni, quindi, nessuno si sarebbe accorto di nulla. Gli inquirenti, una volta appresa la notizia di reato hanno fatto scattare l'inchiesta. Il locale è stato transennato e posto sotto sequestro. Sono stati ascoltati testimoni e persone informate sui fatti. Gli investigatori ci hanno messo pochissimo tempo per individuare un possibile responsabile: si tratta di un giovane che, di recente, ha avuto uno screzio con la vittima. Al centro della lite, una donna a cui entrambi erano interessati. Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sulla vicenda, ma dalle indagini sembra essere emerso che, lo scorso giovedì, di sera, i toni tra i contendenti si sarebbero accesi e la conseguenza sarebbe stata una lite furibonda, culminata in tragedia. L'indagato, folle di rabbia, avrebbe afferrato un fucile a canne mozze e avrebbe massacrato la vittima, che alloggiava in uno dei bungalow del Camping Aurelia. Poi, avrebbe letteralmente perso la testa. Preso dal panico, avrebbe chiamato a rapporto un amico per tentare di spostare il cadavere. I due avrebbero trasportato il corpo fino al ristorante, poi, per paura di essere visti, sarebbero fuggiti abbandonando la salma.
Quando gli agenti del Commissariato Tor Carbone sono arrivati sul posto, hanno trovato la vittima riversa in terra tra i tavoli del ristorante. Il giorno seguente, hanno arrestato il presunto assassino. Ieri, invece, hanno sottoposto un amico dell'indagato a fermo indiziario. L'uomo si è presentato in Procura portando sottobraccio un borsone pieno di effetti personali. Forse, pensava che avrebbe trascorso la notte in cella. Dopo un interrogatorio durato tre ore, però, il possibile complice ha lasciato la cittadella giudiziaria accompagnato dal suo avvocato. Oggi gli indagati verranno sentiti dal gip. Nel frattempo, proseguono gli accertamenti. Gli inquirenti, infatti, non escludono che ci possano essere altri soggetti coinvolti.