Turisti romani intossicati nel camping a Trevi, ipotesi batterio della salmonella. Decine in ospedale

Sono stati soccorsi in varie strutture della Regione. Si indaga per capire se si sia trattato di un avvelenamento legato all'acqua o al cibo

Turisti romani intossicati nel camping a Trevi, ipotesi batterio della salmonella. Decine in ospedale
di Paolo Carnevale e Giovanni Del Giaccio
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Martedì 16 Agosto 2022, 23:07 - Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre, 17:33

Una vacanza che difficilmente dimenticheranno. Un Ferragosto rovinato per decine di turisti romani che avevano deciso di trascorrere la festa in un campeggio di Trevi nel Lazio, in provincia di Frosinone. Sono stati colpiti da una grave forma di intossicazione alimentare mentre si trovavano all’interno della struttura ricettiva “Le Molette”.

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Tutta da capire ancora la dinamica che ha portato all’intossicazione dei villeggianti, che per fortuna non ha portato conseguenze tragiche, ma che ha provocato molti fastidi ad una cinquantina di campeggiatori ricoverati in diversi ospedali della Ciociaria in osservazione ma anche in alcuni della Capitale.

Molto probabilmente, anche se l’ipotesi è ancora tutta da dimostrare, si sarebbe trattato di un batterio della salmonellosi nell’acqua del campeggio, che avrebbe propagato il contagio. Ma su questo dovranno esprimersi i tecnici e gli esponenti delle forze dell’ordine.


LA RICOSTRUZIONE
Tutto è accaduto nella giornata di Ferragosto. All’interno della struttura c’erano parecchie centinaia di turisti radunati per trascorrere la festa del Ferragosto. Dopo qualche ora, alcune decine di questi campeggiatori hanno cominciato a sentirsi poco bene. Sintomi molto simili per tutti; malessere generale, nausea, crampi e vomito. Immediatamente è stata fatta una segnalazione dell’accaduto ai responsabili del campeggio. Che hanno chiamato gli uomini del 118, arrivati in pochi minuti. 


Ed in molti casi è stato anche necessario ricorrere alle cure mediche. Alcuni tra i campeggiatori in condizioni più gravi sono stati anche trasferiti d’urgenza a Roma per le cure del caso. Per fortuna nessuna conseguenza grave, ma la vacanza è stata ovviamente rovinata. È ancora da capire se si sia trattato di un avvelenamento dovuto all’acqua del campeggio o magari ad alimenti scaduti o ad altre bevande portate da fuori. Secondo le prime informazioni le persone appartengono a gruppi diversi e quindi viene meno l’ipotesi dei cibi arrivati dall’esterno o consumati dagli esercizi di ristorazione del camping.


IL COMUNE
Il sindaco della cittadina del nord del Lazio Silvio Grazioli ha ovviamente lasciato aperte tutte le porte: «Stiamo valutando la situazione-ha detto il primo cittadino - nelle prossime ore faremo analizzare l’acqua del campeggio, e controlleremo bene la situazione». Indagini in corso anche da parte dei carabinieri. Che dovranno appunto capire se il problema sia legato alle fontanelle del camping o meno. Si dovrà valutare se - nel caso il fenomeno sia legato all’acqua - possa esserci stato un problema all’impianto di depurazione della struttura ricettiva. Già oggi verranno effettuati in questo senso esami nell’acqua da parte del personaale del Dipartimento di prevenzione della Asl di Frosinone.

 

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