Simona non si è difesa prima di morire. Il legale della famiglia: «E' stata uccisa»

Simona Riso, 28 anni, in un'immagine tratta dal suo profilo Facebook
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Domenica 3 Novembre 2013, 15:47 - Ultimo aggiornamento: 18:05
ancora un giallo la morte di Simona Riso, la 28enne, deceduta mercoled mattina al San Giovanni di Roma dopo essere stata

trovata in stato di semincoscienza, riversa a terra nel cortile di casa sua. A quanto rilevato dall'autopsia sul corpo della giovane non ci sarebbe nessun segno compatibile con un tentativo di difesa. Un elemento che spinge gli investigatori a non sbilanciarsi ancora nelle ipotesi di indagine. Per i familiari, invece, di dubbi non ce ne sono. «Il convincimento della famiglia, e mio, è che Simona sia stata uccisa», ha detto l'avvocato Sebastiano Russo, legale dei familiari. Il penalista incontrerà domani il pm Attilio Pisani, titolare dell'inchiesta aperta per l'ipotesi di omicidio volontario.



«È possibile che Simona abbia incontrato il suo assassino prima di uscire dal palazzo, magari sul pianerottolo. Non c'è ancora un nome, non ci sono indagati - ha spiegato l'avvocato - ma si procede per omicidio volontario. È possibile comunque che chi l'ha uccisa avesse dei rancori nei suoi confronti. È stata anche sequestrata la cartella clinica dell'ospedale per verificare eventuali negligenze mediche». Al vaglio del pm Attilio Pisani, titolare dell'inchiesta sulla morte di Simona Riso, c'è anche la cartella clinica acquisita presso il San Giovanni e tra gli aspetti che la famiglia solleciterà di approfondire c'è anche quello di verificare se nel Pronto soccorso dell'ospedale siano state adottate tutte le misure idonee per evitare il decesso della ragazza.



Sempre secondo l'esame autoptico la morte è dovuta a un trauma che ha compresso le costole e i polmoni e ha provocato una crisi respiratoria, compatibile quindi sia con una caduta che con un'aggressione. La giovane aveva anche una frattura del bacino e qualche altra escoriazione mentre non sono stati riscontrati segni di violenza sessuale. Sono attesi per la settimana prossima gli esami tossicologici che contribuiranno a dare un quadro più preciso.



Gli inquirenti stanno tentando di raccogliere anche elementi per far luce sulla vita privata della ragazza, sulle sue amicizie e relazioni, in attesa di chiarire se la frattura della costola della giovane, che ha causato il decesso per insufficienza respiratoria, possa essere stata provocata da una caduta o da un'aggressione.



La cugina di Simona. «Non cerchiamo vendette. Ciò che vogliamo è soltanto giustizia per la morte di Simona, che non si è suicidata ma è stata uccisa». È uno dei passaggi più significativi della lettera che una cugina di Simona Riso ha letto nel corso dei funerali a San Calogero della giovane morta mercoledì scorso a Roma in circostanze non ancora chiarite.

La chiesa del Sacro Cuore di Gesù, dove si sono svolte le eseguie, era stracolma di gente. C'erano, oltre ai parenti, anche tanti amici di Simona Riso. Il parroco, don Antonio Farina, nell'omelia, non ha affrontato il tema delle cause della morte della giovane, esortando i familiari della ragazza a rifugiarsi nella fede per superare il loro dolore. «Invito soprattutto voi a farvi forza», ha detto il sacerdote, rivolgendosi, in particolare, ai genitori, Antonio e Caterina, ed ai tre fratelli di Simona Riso. Altri amici sono intervenuti brevemente nel corso dei funerali per ricordare la ragazza.

L'uscita dalla chiesa del feretro è stata accolta con un lungo applauso. Nello stesso istante, inoltre, decine di palloncini colorati sono stati liberati in cielo. Don Antonio Farina ha anche reso noto che sabato prossimo, 9 novembre, giorno in cui Simona Riso avrebbe festeggiato il suo ventinovesimo compleanno, a San Calogero si svolgerà una fiaccolata in memoria della giovane.
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