Roma, il piano del Comune: «Telecamere contro chi abbandona i rifiuti»

Roma, il piano del Comune: «Telecamere contro chi abbandona i rifiuti»
di Mauro Evangelisti
3 Minuti di Lettura
Venerdì 7 Luglio 2017, 08:26 - Ultimo aggiornamento: 8 Luglio, 16:50

Telecamere per incastrare e multare chi abbandona rifiuti ingombranti per strada. Si tratta di un sistema già utilizzato da molte altre città, da Bologna a Savona solo per fare alcuni esempi, ma che per Roma ha una controindicazione: l'estensione della città e il numero dei cassonetti, 60 mila. Roma Capitale però ci vuole provare, partendo con una fase di sperimentazione che dovrebbe cominciare entro la fine dell'anno. L'investimento iniziale, secondo Roberto Di Palma (M5S) consigliere comunale che sta seguendo l'operazione in prima persona d'intesa con l'assessore alla Sostenibilità ambientale, Pinuccia Montanari, costerà 500 mila euro. Si tratta ovviamente di una cifra molto minore di quanto sarà necessario sborsare se si deciderà di passare dalla fase della sperimentazione a quella dell'applicazione massiccia.

LA PARTENZA
Su quali zone s'intende partire? Replica Di Palma: «La nostra idea è di acquisire un lotto di telecamere e di non piazzarle in un'unica area pilota, ma d'accordo con i presidenti, vogliamo distribuirle in tutti i municipi. Sarà una sperimentazione: solo se i risultati saranno soddisfacenti, allora andremo avanti. Ma in altre città questo metodo è utilizzato ormai da anni». Tra i tanti, uno dei problemi che mette in difficoltà Roma per quanto riguarda la pulizia della città è l'abbandono di rifiuti ingombranti sui marciapiedi, vicino ai cassonetti: ogni giorno si trova di tutto, dai materassi ai frigoriferi fino addirittura a water e lavandini. Altro problema: non di rado i cittadini lasciano i sacchetti dei rifiuti per terra, invece che all'interno dei contenitori, perché il cassonetto è pieno Per pigrizia non si percorrono duecento metri per raggiungerne un altro contenitore dove magari c'è spazio.
Ad Ama si tenta di contrastare il fenomeno con le sanzioni. Spiega l'azienda: «Dal primo gennaio al 30 giugno gli agenti Accertatori Ama hanno complessivamente disposto 11.059 sanzioni per infrazioni al Regolamento Comunale per la gestione dei rifiuti urbani. Solo per la voce riguardante veicolo in sosta davanti a cassonetto stradale sono state elevate 4.862 multe». Ma quanti sono i cassonetti che a Roma le telecamere dovrebbero sorvegliare? Ecco, la risposta a questa domanda chiarisce bene quanto lo strumento delle telecamere nella Capitale sia difficile da applicare in forma massiccia. Ama giornalmente svuota 60.546 cassonetti, anche decidendo di sorvegliarne solo una parte comunque sarebbero necessari investimenti imponenti, non solo per l'acquisto delle telecamere, ma anche per il personale che dovrebbe ogni giorno visionare le immagini. In Ama c'è chi ha fatto delle simulazioni e calcolato che servirebbero come minimo cinque milioni di euro. Visto che difficilmente si potrà incidere sulla Tari, uno dei nodi sarà trovare le risorse per questo piano delle telecamere.

VICINI
Certo, non mancano esempi in altre città, anche vicine, dove però si può agire su un territorio molto meno esteso. A Fiumicino, per citare un caso, ciclicamente il sindaco Esterino Montino (Pd) informa sui casi di cittadini sorpresi e multati grazie alla videosorveglianza. «Grazie alle 78 telecamere comunali, attive h24 e posizionate in punti strategici del territorio dichiara Montino e grazie anche all'opera di monitoraggio dei filmati presso la centrale operativa della Polizia locale, nei primi sei mesi abbiamo già scoperto e multato 167 persone che gettavano i rifiuti in modo irregolare». Sul sito del Comune di Fiumicino si parla apertamente, con linguaggio che un po' ricorda quello di Vincenzo De Luca, di zozzoni. Titolo: «Rifiuti, da telecamere nuovo video che incastra zozzone».

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA