Roma, il rapinatore ucciso a Ostia
doveva essere ai domiciliari

Gianluca Igliozzi
di Marco De Risi
1 Minuto di Lettura
Venerdì 16 Maggio 2014, 18:28 - Ultimo aggiornamento: 18:59
ROMA - Un passato e un presente da fuorilegge quello di Gianluca Igliozzi, 35

anni, ucciso da un colpo di pistola di una guardia giurata mentre insieme a due complici stava assaltando la filiale del Monte dei Paschi di Siena in via Alessandro Piola Caselli, a Ostia.



Gianluca Igliozzi viveva ad Acilia, a un passo dal quartiere romano sul litorale dove stamattina ha

tentato il tutto per tutto in banca. Il giovane non sarebbe dovuto uscire da casa. Infatti era stato condannato a scontare una pena agli arresti domiciliari.



Secondo gli investigatori della squadra mobile che si occupano del caso, il trentacinquenne ha precedenti penali e anche per reati specifici proprio per altri colpi a mano armata. Ora è aperta la caccia per risalire ai complici che sono riusciti a fuggire. E’ possibile che la morte del bandito possa avvantaggiare gli inquirenti nell'individuare i rapinatori che sono riusciti a fuggire.



La ”carriera” criminale di Gianluca Igliozzi iniziò a 18 anni quando fu arrestato per tentata estorsione insieme a un complice anche lui giovanissimo. I due rubarono un motorino a piazza Gasparri, a Ostia, e poi chiesero il riscatto alla proprietaria del mezzo. Furono arrestati dai carabinieri in flagranza di reato. Poi altri reati, fino a quello che, stamattina, l’ha portato alla morte.

© RIPRODUZIONE RISERVATA