Roma, raccolta a rilento nel weekend, ora i cartoni restano per strada

Roma, raccolta a rilento nel weekend, ora i cartoni restano per strada
di Mauro Evangelisti
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Domenica 9 Aprile 2017, 10:10
Una settimana per tornare alla normalità, è questo l'obiettivo di Ama. Non sarà semplice: già questa notte e soprattutto domani e martedì vicino ai cassonetti si creeranno, sempre a macchia di leopardo, cumuli di rifiuti. Lo sforzo di Ama per limitare i danni nel pieno della crisi causata dal rallentamento degli impianti di Colari a Malagrotta, punta sulla speranza che la nomina del commissario che andrà a gestire i due Tmb di Cerroni possa ridare certezza sui quantitativi di rifiuti trattati dal privato.
LA CRISI
L'azienda ha messo in campo anche una strategia non dichiarata ma evidente, determinata dallo stato di necessità: dovendo saltare dei giri di raccolta si preferisce privilegiare la raccolta dell'indifferenziato e l'organico, vale a dire quei materiali che possono causare cattivo odore nei quartieri, e rimandare la raccolta della carta che, anche con i cassonetti pieni, può restare sui marciapiedi più a lungo con conseguenze meno gravi (soprattutto se non piove). La crisi di Malagrotta, va detto, era ampiamente annunciata: Colari - consorzio che fa capo a Manlio Cerroni, 90 anni compiuti ma sempre kingmaker del sistema rifiuti romano - già a gennaio e febbraio scrisse lettere allarmistiche al Comune affermando che le tariffe sono troppo basse e che dunque non avrebbe potuto pagare i fornitori (o più correttamente gli inceneritori di altre regioni dove porta il combustibile da rifiuti prodotto nei Tmb). Che sia strumentale o che ci sia un problema reale, alla fine i due Tmb hanno rallentato, fino a quando non è arrivata la sentenza del Consiglio di Stato che, ripristinando la validità dell'interdittiva antimafia, ha cambiato nuovamente lo scenario, visto che con quel provvedimento Roma non potrebbe proprio portare i rifiuti da Colari. Altro problema: l'inceneritore di Colleferro (proprietà di Lazio ambiente, società regionale, e in parte di Ama) è fermo per manutenzione.
C'è un altro paradosso in questa storia: se ancora l'Ama, sia pure con fatica, riesce a evitare la catastrofe, è perché 2.500 tonnellate alla settimana di rifiuti indifferenziati in treno vengono portati in Austria. Il piano che fu voluto e attuato dall'ex presidente Daniele Fortini si è trasformato in uno dei salvagenti per l'azienda, anche se trasportare i rifiuti lontano non rappresenta esattamemte una pratica in linea con una gestione innovativa del ciclo dei rifiuti. Ma su questo l'assessore all'Ambiente, Pinuccia Montanaria, ripete: «Stiamo cambiando tutto, abbiamo presentato un piano che nel 2021 porterà la differenziata al 70 per cento. E realizzeremo gli impianti per la lavorazione della frazione organica».
LA SITUAZIONE
Ma torniamo al contingente, alle difficoltà di questi giorni. Perché domani potremmo riavere troppa spazzatura ancora per strada? Per due motivi: di domenica gli impianti di Colari si fermano, non lavorano rifiuti; quelli di Ama lavorano, ma con un solo turno (e comunque i due Tmb di Salario e Rocca Cencia sono in sofferenza a causa del iper lavoro per compensare al rallentamento di Malagrotta); soprattutto oggi la raccolta è molto rallentata, solo al 25 per cento, sulla base di un modello basato su stili di vita ormai superati, legato a quando di domenica la produzione di rifiuti diminuiva. Ecco perché domani sarà un'altra giornata difficile sul fronte dei rifiuti per Roma.
M.Ev.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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