Mentre la delocalizzazione degli autodemolitori è ancora ferma al palo, tra rimpalli di responsabilità, continuano dunque i controlli. La stessa sindaca Raggi, a fine settembre ha ricordato che «da quando ci siamo insediati sono circa 70 gli autodemolitori irregolari che abbiamo chiuso, perché non adeguati ai requisiti ambientali richiesti dalla normativa, di derivazione comunitaria e a causa di vincoli paesaggistici e archeologici non superabili. Non solo: abbiamo intensificato i controlli sulle autorizzazioni per verificare il rispetto di tutte le norme in materia di tutela dell'ambiente e del paesaggio, salute pubblica, prevenzione incendi e sicurezza sui luoghi di lavoro. Sui diversi ricorsi presentati dagli autodemolitori anche il Tar del Lazio ha confermato che senza autorizzazione espressa, gli autodemolitori devono rimanere chiusi».
«Nelle prossime settimane effettueremo, con il supporto della Polizia Locale, di Arpa Lazio e Città Metropolitana degli accertamenti, richiesti dal Tribunale amministrativo, per verificare i presidi ambientali adottati negli impianti, in particolare di quelli situati in via Palmiro Togliatti».
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