Roma
«Questa notte, quella di San Lorenzo, non era possibile vedere le stelle a Roma, pioveva. Però diamo per scontato che una stella sia caduta, il mio desiderio sarebbe stato: che le forze imprenditoriali trovino tutte una strada comune, partendo dalle grandi cose che ci uniscono e mettendo da parte le piccole cose che ci dividono. Lo dobbiamo tutti per le imprese e per la fantastica città di Roma».
«Non era scontato, questa elezione è frutto del lavoro delle organizzazioni che hanno indicato i rappresentanti nel consiglio. È stata una discussione dura e vera che allo stato attuale non ha ancora portato ad un governo unito» nella Camera di Commercio «ma sono fiducioso» che questo possa avvenire e che prevarranno «elementi di convergenza, questo è uno dei miei primi impegni». . «Oggi abbiamo fatto il primo passo importante per rimettere in campo un ente che ha come primo scopo stare accanto alle imprese». «I ricorsi - ha detto ancora - sono stati annunciati, devo dire ahimè, sono una "simpatica" tradizione del rinnovo delle camere. Credo che sia la terza o quarta volta, nel passato siamo riusciti ad andare oltre ai ricorsi, spero che avvenga anche questa volta».
«Per quanto mi riguarda non ci saranno più piccole e grandi imprese. Non ci saranno più imprese artigiane e commerciali. Non ci saranno più imprese della Cna e delle altre organizzazioni. Da oggi in poi ci sono le imprese». ha detto ancora Tagliavanti. Riguardo al suo incarico di direttore generale della Cna, Tagliavanti ha sottolineato «di essere da oggi, soprattutto, il presidente della Camera di commercio di Roma».
«Per anni l'artigianato è stato il luogo dove, però, ho imparato a conoscere le imprese. Ho soprattutto apprezzato - ha sottolineato ancora - il valore dell'artigianato italiano che sono il merito, la competizione, la collaborazione, l'efficacia e il pragmatismo. Sono, insomma, gli elementi che hanno creato il grande artigianato nel mondo, che il mondo ci invidia, e sono anche alla base di imprese internazionali di successo». Rimarrà anche alla guida della Cna? «Nei prossimi giorni vedremo cosa succede - ha risposto Tagliavanti - da oggi mi occupo di tutte le imprese, lo ripeto, tecnicamente non c'è incompatibilità formale».
«Il Giubileo è una grande fortuna per Roma. In tempi brevi ci permette di metterci alla prova». «Ovviamente nessuna istituzione può farcela da sola, nessuna istituzione sarà in grado di avere successo se non diventeranno protagonisti i cittadini e le imprese». E sempre a proposito del Giubileo ha anticipato Tagliavanti: «Farò in modo che la Camera di commercio aiuti le imprese che vogliono dare il loro contributo al Giubileo in termini di accoglienza, di pulizia, di efficienza nei confronti di tutte queste persone che fortunatamente giungeranno a Roma grazie al Giubileo».
Tagliavanti ha ottenuto la totalità dei voti presenti: non hanno partecipato al voto Unindustria e Confcommercio. Direttore della Cna, la Confederazione Nazionale dell'Artigianato e Piccola Media Impresa, di Roma, Tagliavanti, già vicepresidente della Cciaa capitolina dal 2005, è nato a Bari il 4 luglio 1956 e si è laureato in Economia e Commercio alla Sapienza di Roma discutendo una tesi sulla «Consistenza e tendenze evolutive dell'artigianato e della piccola e media impresa nel Lazio».
Tanti e di prestigio gli incarichi ricoperti nelle aziende capitoline: è stato, tra l'altro, membro dei cda di Atac, Ama, Promoroma, Fiera di Roma, Alta Roma e Sviluppo Lazio e presidente di Borsa Immobiliare di Roma, Investimenti Spa e di Tecnoservicecamere. La sua elezione arriva dopo il lungo braccio di ferro sulla governance consumatosi negli ultimi mesi tra industriali e rappresentanti delle piccole e medie imprese e finito anche di fronte al Tar. A scatenare lo strappo era stata la mancata staffetta tra il presidente uscente Giancarlo Cremonesi e lo stesso Tagliavanti: una frattura che Cremonesi non è mai riuscito a ricomporre durante la consiliatura appena terminata e che ha continuato a produrre conseguenze, fino al nulla di fatto di sabato scorso, con votazione annullata per mancanza di quorum.
MARINO
«Voglio fare i miei migliori auguri a Lorenzo Tagliavanti per la sua elezione alla guida della Camera di Commercio. Sono convinto che l'ente, necessario alla crescita della città, saprà ora ritrovare, dopo una lunga fase di incertezze e polemiche, la strada per una ricomposizione e un rilancio». Così il sindaco di Roma, Ignazio Marino, sull'elezione di Lorenzo Tagliavanti a presidente della Camera di Commercio di Roma. «La Camera di Commercio, specie ora in vista del Giubileo della Misericordia, - prosegue Marino - darà un contributo essenziale per spingere le imprese a investire e a cogliere questa straordinaria occasione di crescita e modernizzazione».
«Lorenzo Tagliavanti può ora iniziare il suo lavoro di impulso al mondo imprenditoriale romano e di collaborazione con le istituzioni pubbliche, cominciando con Roma Capitale: - conclude il sindaco di Roma - insieme, infatti, condividiamo la presenza in molte istituzioni economiche e culturali che hanno bisogno di essere ulteriormente rilanciate e rinnovate».
ZINGARETTI
«Voglio fare gli auguri di buon lavoro a Lorenzo Tagliavanti, neo presidente della Camera di Commercio di Roma. Ora si volti pagina e si riprenda da questa elezione per ritrovare l'unità dell'istituzione e quella sua autorevolezza ed importanza che, sino a qualche anno fa, sono stati fra i fattori fondamentali della crescita di Roma e del nostro territorio». Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti
GIAMMARIA
Soddisfazione per l'elezione di Lorenzo Tagliavanti a presidente della Camera di Commercio di Roma è stata espressa da Valter Giammaria, presidente della Confesercenti Roma. «Contenti, soddisfatti perché era la presidenza che volevamo, che avevamo cercato da tempo - ha detto all'Adnkronos Giammaria - Tagliavanti conosce i problemi delle imprese locali, delle aziende romane e laziali: insomma conosce bene l'economia locale e speriamo che tutti sapranno apprezzare nel futuro questa scelta». «Ci dispiace - ha sottolineato il presidente di Confesercenti - per ciò che è avvenuto in questi giorni: associazioni che non hanno partecipato ai lavori camerali, critiche e quant'altro: non chiudiamo la porta in faccia a nessuno anzi lanciamo un appello a collaborare per lo sviluppo delle imprese del territorio ora in crisi».
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