Umbria del vino: ecco le cantine che vanno in finale

Sisti e Mencaroni alla proclamazione delle cantine in finale per l'Umbria del vino
di Egle Priolo
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Giovedì 22 Febbraio 2024, 08:37

PERUGIA - Sono 21 le cantine vincitrici dell'ultima tappa della terza edizione del concorso enologico regionale “L’Umbria del vino”, pronte a sfidarsi a suon di bouquet per la finale del 29 febbraio. Ventuno cantine che hanno conseguito il più alto punteggio nelle sedute di degustazione con cui la commissione di qualità - enologi, sommelier e giornalisti enogastronomici - ha assaggiato alla cieca 166 vini di 61 aziende vitivinicole. A proclamarle sono stati il presidente e il segretario generale della Camera di commercio dell'Umbria Giorgio Mencaroni e Federico Sisti insieme, in collegamento online, al presidente nazionale e internazionale degli enologi Riccardo Cotarella, alla guida della commissione che ha giudicato i vini divisi tra bianchi, rossi, rosati, spumanti di qualità e dolci.

Alla cerimonia finale – in programma nel Centro congressi della Camera di commercio – arriveranno quindi Tenute Baldo (Bastia), Cantine Briziarelli, Cantina Dionigi, Tenute Lunelli (Bevagna), Vetunna - Cantine Bettona (Bettona), Di Filippo (Cannara), Cantina Baldassarri (Collazzone), Le Crete (Giove), Terre De La Custodia (Gualdo Cattaneo), Semonte (Gubbio), Pucciarella (Magione), Fratelli Pardi, La Veneranda, Le Cimate, Scacciadiavoli, Tenuta Alzatura, Tenuta Colfalco (Montefalco), Santo Iolo (Narni), Bigi (Orvieto), Cantina Blasi, Chiesa del Carmine (Umbertide).
«Dopo la felice esperienza delle precedenti edizioni – ha affermato Mencaroni – abbiamo l’occasione di tornare a parlare nuovamente di vino, attraverso questa terza edizione del concorso fortemente voluto da questa Camera di Commercio per favorire la conoscenza e l’apprezzamento dei nostri vini da parte dei consumatori, nella consapevolezza che il vino umbro rappresenta un prodotto dotato di qualità e di grandi potenzialità, non del tutto ancora espresse e conosciute come in realtà meriterebbe».

Mencaroni ha ricordato la «naturale vocazione» dell'Umbria per la produzione vitivinicola, ribadendo come il concorso rappresenti «uno strumento a servizio di un più ampio percorso che miri alla valorizzazione dell’attività delle aziende vitivinicole, che qui in Umbria sono soprattutto medie e piccole realtà, le quali si stanno caratterizzando per la grande vitalità nell’ambito del settore enologico nazionale: ciò stimolando sempre di più i produttori verso un continuo miglioramento, consapevoli del fatto che la diffusione del patrimonio enogastronomico di eccellenza del territorio, di cui il vino è componente essenziale, costituisca una spinta allo sviluppo del turismo, che possa esprimersi anche attraverso forme capaci di generare un coinvolgimento legato a fattori emozionali come l’enoturismo».

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