Portonaccio, in Parlamento le 250mila multe sulla corsia preferenziale, la Lega: «Sanzioni da cancellare»

Portonaccio, in Parlamento le 250mila multe sulla corsia preferenziale, la Lega: «Sanzioni da cancellare»
di Fabio Rossi
2 Minuti di Lettura
Sabato 21 Aprile 2018, 09:43
Un'interrogazione parlamentare rivolta al ministro dell'Interno, affinché valuti se sia il caso di annullare tutte le multe elevate dalle telecamere nella corsia preferenziale di via di Portonaccio, costate 250 mila contravvenzioni (per un totale di 23 milioni di euro) agli automobilisti romani. La nuova corsia, attivata il 20 aprile 2017 e dotata di telecamera del 2 maggio successivo, «non è stata preventivamente comunicata ai cittadini e la segnaletica orizzontale e verticale è totalmente inadeguata e invisibile, in spregio alla normativa vigente», si legge ormai in tanti dispositivi d'accoglimento dei ricorsi presentati al giudice di pace o al prefetto da cittadini multati.
L'INIZIATIVA
E alcuni parlamentari della Lega, guidati dal deputato Claudio Durigon e dal senatore Umberto Fusco, sono pronti a portare la vicenda in Parlamento. «Stiamo valutando gli strumenti più opportuni da utilizzare - spiega Durigon - per aiutare decine di migliaia di cittadini ingiustamente sanzionati». Un'ottima notizia per gli automobilisti interessati - c'è chi ha ricevuto fino a 80 contravvenzioni, un cittadino ha segnalato di aver collezionato multe per quattromila euro - ma pessima per le casse di Palazzo Senatorio, che potrebbero dire addio a un sostanzioso incasso, a cui si aggiungono le spese legali da pagare a tutti quelli che stanno vincendo i ricorsi presentati al prefetto o al giudice di pace: si parla di 160 euro a sanzione.
I DANNI
Tradotto in soldoni, sono 40 i milioni di euro che il Campidoglio potrebbe trovarsi a dover sborsare, ipotizzando che tutti i multati vincano la causa.

40 mln
Il danno che rischia
il Campidoglio in caso
di annullamento di tutte le sanzioni elevate


«Eppure io ho subìto un procedimento disciplinare soltanto per aver evidenziato con largo anticipo quello che poi sarebbe accaduto», attacca Gabriele Di Bella, funzionario e storico sindacalista della polizia municipale di Roma. Di Bella chiede l'istituzione di una commissione consiliare d'inchiesta sulle multe, «perché venga finalmente individuato chi ha sbagliato, creando grossi problemi ai cittadini e alla stessa amministrazione comunale». In attesa di poter essere convocato per un'audizione, «già chiesta da tempo», alla commissione Trasparenza dell'assemblea capitolina.

LA VICENDA
L'amministrazione M5S aveva inizialmente preso atto della questione, ammettendo l'insufficienza della segnaletica installata sulla strada e approvando una mozione in assemblea capitolina, presentata da Fratelli d'Italia, che prevedeva il ritiro in autotutela delle sanzioni elevate agli automobilisti fino al 2 maggio dello scorso anno. Ma dopo i pareri del dipartimento e dell'Agenzia della mobilità, che sostenevano la regolarità delle procedure utilizzate per ripristinare la corsia riservata ai mezzi pubblici, le procedure di notifica delle contravvenzioni sono andate avanti. Da allora, però, le cose si sono notevolmente complicate. E la vicenda rischia di sbarcare anche a Montecitorio e Palazzo Madama.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA