Roma, videolottery e giochi on line gestiti dalla mafia, sgominata organizzazione: 11 arresti

Roma, videolottery e giochi on line gestiti dalla mafia, sgominata organizzazione: 11 arresti
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Mercoledì 13 Gennaio 2016, 08:13 - Ultimo aggiornamento: 14 Gennaio, 09:37
Un'organizzazione che gestiva illecitamente gran parte delle attività di videolottery e gioco on line in Italia e anche all'estero: l'hanno scoperta gli uomini dello Scico della Guardia di Finanza e dello Sco della Polizia che stanno eseguendo 11 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti soggetti, vicini a varie organizzazioni mafiose. Arrestati anche un boss della 'ndrangheta e un imprenditore del settore, collegato a clan camorristici.

L'operazione, denominata "The imitation game", è coordinata dalla Procura di Roma. Gli uomini della Guardia di Finanza e della Polizia stanno eseguendo anche il sequestro di beni mobili e immobili per un valore di decine di milioni.

Per il solo Luigi Tancredi, considerato il vertice dell'organizzazione criminale, è stata altresì riconosciuta l'aggravante «mafiosa» ex art. 7 della legge n. 203 del 1991, poiché ha avvantaggiato il clan dei Casalesi, nell'affermarsi nel settore delle scommesse illecite on line. Il Tribunale di Roma, a seguito di specifici accertamenti patrimoniali condotti dalla Guardia di Finanza, ha inoltre disposto il sequestro di numerosi beni mobili ed immobili riconducibili direttamente o indirettamente ai principali indagati, per un valore di circa 10 milioni di euro, tra i quali spiccano società che hanno tra i propri asset sale giochi e attività di ristorazione oltre ad autovetture, correnti e depositi bancari.

Spiccano poi appunto le figure di Nicola Femia, importante boss 'ndranghetista che dalla provincia di Ravenna dirigeva, sul territorio nazionale ed estero, un'intensa attività illecita nel settore del gioco on line e delle
videolottery e di Luigi Tancredi, detto anche «il re delle slot», soggetto referente per le mafie, soprattutto quelle calabresi e campane, per la gestione dei siti illeciti per le scommesse sul web, non autorizzati dall'Amministrazione per i Monopoli.
Il Tancredi - figura già nota alle cronache giudiziarie - è risultato essere l'indispensabile cerniera tra gli interessi della criminalità organizzata nei forti guadagni derivanti dal gioco illecito ed il mondo della tecnologia informatica, in virtù delle sue capacità di realizzare «chiavi in mano» risorse web dedicate al gioco online. Lo stesso, infatti, è uno dei più noti imprenditori del settore economico della raccolta del gioco in rete ed è molto conosciuto in campo nazionale ed internazionale per aver avviato dei veri e propri casinò virtuali, molti dei quali, nella home page, contengono estremi di concessioni asseritamente rilasciate da autorità governative di Paesi caraibici, notoriamente considerati «paradisi fiscali».
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