Il prefetto ha poi mostrato i documenti che certificano l'invio delle lettere. Nello stesso giorno, il 18 marzo, dalla prefettura partono cinque missive protocollate ai sindaci e alle questure di Guidonia, Ciampino, Rocca Priora, Anguillara e Castelnuovo di Porto in cui si porta a conoscenza delle amministrazioni comunali della disponibilità di alcune associazioni ad ospitare gli immigrati e a verificare se ci siano motivi ostativi. Nei giorni successivi partono altre lettere, inviate ad altri comuni (Monterotondo, Pomezia, Nettuno, Fiano Romano e molti altri) con le stesse richieste.
«Si mette a conoscenza i sindaci delle offerte delle società - spiega Pecoraro - e si chiede di effettuare controlli per verificare che non vi siano motivi ostativi». «Solo alla fine della fase istruttoria sono state scelte le 20 strutture per ospitare gli immigrati», conclude il prefetto. Tra queste è stata scartata quella di Castelnuovo di Porto per «eccessiva concentrazione» come si legge nei documenti ufficiali. La 29 giugno, però, ottenne la gestione dei centri di Anguillara e Ciampino.