Prostituzione, spaccio e furti: scontro tra sindaco e prefetto

Prostituzione, spaccio e furti: scontro tra sindaco e prefetto
di Mauro Evangelisti
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Lunedì 9 Febbraio 2015, 05:55 - Ultimo aggiornamento: 08:19
«Al prefetto ho chiesto in più occasioni di intervenire nei quartieri dello spaccio, le forze dell'ordine dovrebbero fare di più, ho avuto vari sfoghi importanti con il prefetto», spiega il sindaco Ignazio Marino.



Che attacca anche sulla necessità di aumentare i controlli per arginare la prostituzione: «Sfruttare il corpo delle donne è orribile. Io credo che chi lo fa vada preso, messo in carcere con le chiavi buttate per sempre. Noi abbiamo bisogno di un maggiore sforzo delle forze dell'ordine». Sembra una risposta a distanza della bocciatura di ieri sul Messaggero del prefetto al piano di zone a luci rosse all'Eur.

«Io il sindaco non l'ho proprio sentito», sbotta il prefetto Giuseppe Pecoraro. Ecco, il clima è questo alla vigilia del consiglio comunale di oggi pomeriggio in cui si parlerà di sicurezza, anche se concentrando l'attenzione sull'allarme terrorismo. Il prefetto è stato chiamato a fare il punto della situazione.

IL GRANDE FREDDO

Marino e Pecoraro si stringeranno la mano, sorrideranno, diranno che non c'è alcuna tensione e che è tutta colpa dei giornalisti che esagerano, ma ormai la sfida su tutto - dalle strade a luci rosse alle unioni di fatto, fino alla necessità di aumentare i controlli nei quartieri in cui dilagano spaccio e furti - è quotidiana. Ed è destinata a concludersi solo il primo aprile quando Pecoraro comincerà a godersi la meritata pensione (salvo che non decida di darsi alla politica o non riceva qualche incarico dal governo come vogliono i rumors). Ma ripartiamo dal nuovo braccio di ferro sulla sicurezza. Marino (intervistato da Rainews24): «Il rapporto con la Prefettura di Roma è istituzionale e come tutti i rapporti istituzionali è un ottimo rapporto. Io tuttavia ho avuto degli sfoghi importanti con il prefetto. Tempo fa dissi che se le forze dell'ordine non sono in grado di cacciare gli spacciatori da alcuni quartieri, dichiariamo fallimento. Il prefetto mi dice che ha chiesto 500 uomini in più come forze dell'ordine, per garantire la sicurezza contro reati come lo spaccio e contro l'insicurezza che percepiamo ogni giorno, che però il ministero dell'Interno non gli ha dato. Io ho i miei compiti, il prefetto ha i suoi». Ecco, non serve un esperto di linguaggio politico per concludere che Marino e Pecoraro non sono amici neppure su Facebook. Il sindaco: «La sicurezza della città dipende dal prefetto, a cui io spesso mi sono rivolto perché abbiamo aree importanti come il Pigneto, San Lorenzo dove purtroppo le persone non possono più vivere e le forze dell'ordine devono fare di più». Pecoraro scuote la testa: «Io Marino non l'ho sentito. Ma non aggiungo altro, non polemizzo nel giorno in cui sono atteso in consiglio comunale».