Liceo Cavour, ragazzo suicida. Il pm: non fu omofobia ma delusione amorosa

Liceo Cavour, ragazzo suicida. Il pm: non fu omofobia ma delusione amorosa
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Giovedì 13 Febbraio 2014, 14:37 - Ultimo aggiornamento: 14:41
Nessun caso di omofobia o di bullismo: il ragazzo dai pantaloni rosa si tolse la vita, il 20 novembre 2012 a Roma, forse per una delusione d'amore per una ragazza, una sua compagna di scuola del liceo Cavour. È questo quanto emerge dall'inchiesta della procura che ha chiesto l'archiviazione del procedimento. Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani, dopo una lunga serie di audizioni hanno portato dunque a sgombrare le ipotesi sul movente omofobico del suicidio: il ragazzino, che non era omosessuale, non è mai stato fatto oggetto di scherno o persecuzione da parte dei compagni. L'archiviazione è stata sollecitata anche per tre docenti e la preside dell'istituto frequentato dal suicida finiti sul registro degli indagati dopo una denuncia presentata dai parenti del ragazzo. Ai quattro si contestava il reato di omessa vigilanza ma come spiegano i pm questo reato non si compie in quanto i docenti non erano a conoscenza di alcun elemento che potesse far pensare che il giovane fosse oggetto di bullissimo omofobico.
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