Pestarono uno studente di sinistra, ripresi dalle telecamere indagati due estremisti

Pestarono uno studente di sinistra, ripresi dalle telecamere indagati due estremisti
di Marco De Risi e Adelaide Pierucci
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Giovedì 31 Agosto 2017, 08:23 - Ultimo aggiornamento: 1 Settembre, 09:12
Gli avevano ordinato di togliersi la maglietta. Una, due, tre volte. Ma uno studente del liceo Cavour, diciotto anni e orgoglioso di indossare una t-shirt con su scritto «Cinema America Occupato» non aveva obbedito, così in sei lo avevano colpito a calci e con una sbarra di ferro.

I PROVVEDIMENTI
A due mesi dall'aggressione sanguinaria di viale Manzoni, a piazzale Clodio la magistratura ha stabilito che il pestaggio fu a sfondo politico di un gruppetto di destra, tra i quali si sarebbe distinto Daniele Castellani, neo-eletto consigliere del movimento giovanile di CasaPound Italia. Per Castellani e un altro giovane militante di destra da ieri è scattata la misura cautelare dell'obbligo di firma e il divieto di avvicinamento alla vittima. Lo ha deciso il gip Anna Maria Fattori, su richiesta del pm Eugenio Albamonte che ha coordinato le indagini della Digos.

LE ACCUSE
I due giovani, indagati per il reato di rapina e lesioni personali aggravate, a breve potrebbero essere anche interrogati. A far scattare la violenza la notte del 18 giugno era bastata, secondo la ricostruzione degli investigatori della Digos, proprio la scritta sulla maglietta, una t-shirt del cinema America, considerato da mesi ritrovo di militanti della sinistra romana, e per ciò non benvisti dagli attivisti di destra.

IL RACCONTO
«Mi hanno fermato in cinque, sei e mi hanno detto di togliermi la t-shirt che indossavo - aveva raccontato il diciottenne - Io ovviamente mi sono rifiutato, è stato allora che mi hanno aggredito, colpendomi più volte con un tubo di metallo». Non paghi del pestaggio i sei gli altri protagonisti dell'aggressione sono in via di identificazione - lo hanno infine costretto a togliersi la t-shirt. E mentre lo aggredivano, urlavano anche «comunista» e «zecca rossa». Poi la fuga su un'auto. Le indagini sono partite dagli identikit, ma la svolta è arrivata solo grazie ai filmati estrapolati da sistemi di video sorveglianza puntati sulla via. Proprio le telecamere hanno consentito di individuare parte della targa dell'auto con la quale i due giovani si sono allontanati. I due indagati erano comunque entrambi conosciuti dalla Digos per la loro vicinanza con gli ambienti della destra extraparlamentare.

LA SVOLTA
Ora non potranno più avvicinarsi agli ambienti frequentati dalla vittima. Nel caso di violazione del provvedimento per loro potrebbe scattare il provvedimento restrittivo, ovvero l'arresto. All'indomani del pestaggio il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, era intervenuto con un tweet sulla vicenda: «Vicini a ragazzo aggredito e al Piccolo America. Siamo per una città viva e aperta. Fare piena luce, la violenza non ci fermerà». Di recente, invece, per salvare il Cinema America, che sta tuttora a cuore alla vittima, si sono mobilitati il big del cinema con una lettera appello al sindaco Virginia Raggi, come Benigni, Sorrentino, Ozpetek e Salvatores.