Caos metro e scioperi bianchi, Gabrielli: «Invocherò azioni molto dure»

Caos metro e scioperi bianchi, Gabrielli: «Invocherò azioni molto dure»
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Mercoledì 8 Luglio 2015, 16:11
«Posso dire senza tema di smentita di non avere avuto la benché minima sollecitazione nè dal presidente del Consiglio nè dal ministro dell'Interno». Così il prefetto Franco Gabrielli, sull'opportunità o meno di sciogliere il Comune di Roma per infiltrazioni mafiose.



«A queste due persone va riconosciuta la correttezza istituzionale: nessuno potrà mai dire che mi abbiano indicato la soluzione. Io fornirò loro la mia visione e poi faranno le valutazioni, anche perchè lo scioglimento è un atto di discrezionalità politica. Il mio unico vincolo è la legge. Sono un funzionario dello Stato consapevole di aver fatto il proprio lavoro: magari non tutti saranno d'accordo ma a me il consenso non interessa». Poi Gabrielli ha sottolineato: «Poichè tutto ciò è oggetto di carteggio coperto da riservatezza e il carteggio non è ancora arrivato nelle mani del ministro, non intendo aggiungere nulla a quello che anch'io ho letto sui giornali. Ho letto delle rappresentazioni a dir poco esilaranti sulla riunione di ieri ma non ci sono stati feriti o mancamenti. È stata una riunione lunga ma pacata ed estremamente civile».



Poi, a chi gli chiedeva se sia stato fatto il suo nome per una eventuale corsa al Campidoglio, il prefetto ha risposto: «Su una cosa sono certo: mi sono sottratto alle lusinghe della politica 35 anni fa e oggi sono ancora più contento che a queste lusinghe non intendo cedere. Ho fatto la scelta giusta. Io sono poliziotto nell'anima e morirò poliziotto e soprattutto non farò mai il politico; ho sempre guardato con sospetto i funzionari dello Stato che fanno politica e la fanno nei luoghi nei quali stanno esercitando o hanno esercitato le funzioni pubbliche.
In senso assoluto una delle più gravi lesioni dell'imparzialità delle funzioni pubbliche».




Caos metro e scioperi bianchi: «Invocherò azioni molto dure». Parlando del caso dello sciopero bianco del 40 per cento dei macchinisti della metropolitana romana, Gabrielli ha affermato: «La città non può essere lasciata in queste condizioni. Le legittime rivendicazioni possono avere forme di confronto di altra natura e tutto quello che incide pesantemente sulla vita dei romani deve essere perseguito anche con azioni molto dure che io invocherò, da quelle disciplinari a quelle di denuncia per interruzione di pubblico servizio. Non ho parlato con il sindaco, ma è un tema su cui sono in contatto con i suoi uffici. Un conto sono le legittime, sacrosante, doverose rivendicazioni di ogni categoria e di ogni tipo di lavoratore, alle quali io personalmente mi inchino sempre; un altro conto è il rispetto che dobbiamo all'utenza, a questi cittadini romani che ormai vivono condizioni di grandissima sofferenza».



Prostituzione:
«Si sconfigge perseguendo i clienti». Infine, riferendosi alla questione prostituzione: «Credo molto in ordinanze che vietino l'esercizio del più antico mestiere del mondo, ma questo lo si fa colpendo soprattutto i clienti, perchè laddove c'è un'offerta ma non c'è una domanda, il mercato tende a comprimersi. Con queste ordinanze del sindaco in alcune aree della città» questo fenomeno potrà essere «fortemente compresso se non annullato, attraverso multe salatissime nei confronti dei clienti».
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