Premio Colazzo in memoria dei caduti dell'intelligence. Gabrielli: «Hanno lasciato una straordinaria eredità morale»

Premio Colazzo in memoria dei caduti dell'intelligence. Gabrielli: «Hanno lasciato una straordinaria eredità morale»
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Lunedì 22 Marzo 2021, 15:35

«Coloro che hanno vissuto il dolore profondo della perdita di un proprio congiunto, caduto in Paesi lontani per difendere con altruismo ed abnegazione gli ideali in cui credeva, deve essere consapevole che la sua memoria non andrà persa: costituisce la straordinaria eredità morale che guida il nostro agire». Arriva dal prefetto Franco Gabrielli, autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, il pensiero per la Giornata della memoria dei Caduti dell'Intelligence.

Quella di ieri - ha sottolineato Gabrielli, «è per me una data particolarmente significativa. In primo luogo perché un tratto importante della mia esperienza professionale si è svolto proprio nel mondo dell'intelligence. Ma, elemento ancor più importante, perché ho conosciuto personalmente uno dei nostri caduti, Nicola Calipari, cui mi legava una profonda stima. E sono addolorato - ha aggiunto - che la grave pandemia, che ancora oggi attanaglia il nostro Paese, non ha reso possibile attribuire a questa ricorrenza il valore che avremmo voluto
conferirle». La ricorrenza, ha proseguito il sottosegretario, «è l'occasione per ribadire la nostra gratitudine a Vincenzo Li Causi, Nicola Calipari, Lorenzo D'Auria e Pietro Antonio Colazzo, che hanno compiuto il sacrificio estremo, anteponendo il servizio alla Nazione alla loro stessa vita. Ma è anche l'occasione per abbracciare idealmente le famiglie dei caduti, che hanno pagato il prezzo più alto e ancora oggi vivono il vuoto di una ingiusta sottrazione».


Gabrielli ha anche spiegato che quest'anno partirà una iniziativa volta a ricordare Pietro Antonio Colazzo, al quale è stato dedicato un Premio. «Una memoria, dunque - ha concluso il sottosegretario -, che non è solo patrimonio esclusivo delle donne e degli uomini dei nostri Organismi informativi, ma diviene patrimonio di tutta la comunità nazionale».


 Il Premio Colazzo è dedicato all'agente dell'Aise ucciso in Afghanistan il 26 febbraio 2010.

Lo 007 si trovava in un albergo a pochi passi dall’ambasciata italiana a Kabul, quando un gruppo di terroristi ha attaccato con bombe e pistole l'edificio. E' morto con la pistola in pugno per salvare altri quattro agenti. L'iniziativa, in concomitanza con la Giornata della Memoria dei caduti dell'Intelligence, è stata lanciata dal Dis per «sensibilizzare l'opinione pubblica ed in particolare i giovani sull'eredità morale dei Caduti dell'Intelligence, nonché ad accrescere la consapevolezza sulla missione istituzionale del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica».

Il bando prevede la possibilità di partecipare con un racconto breve o un soggetto originale, liberamente ispirati alla figura di Pietro Antonio Colazzo, immaginandone il percorso umano e professionale che ha preceduto la sua fine. Può aderire al concorso chiunque, italiano e straniero, abbia compiuto 18 anni e possieda gli ulteriori requisiti indicati nel bando. Le opere, espressione del lavoro intellettuale dell'autore, dovranno essere inedite, redatte in lingua italiana e dovranno consistere per la categoria Racconto breve di un minimo di 10 e un massimo di 20 cartelle; per la categoria Soggetto originale di un minimo di 3 e un massimo di 7 cartelle. Una Commissione di valutazione, composta da esponenti del Comparto intelligence e del mondo della cultura, assegnerà 3 premi da 2.000 euro per ciascuna categoria. Il termine per l'inoltro delle opere scadrà alle ore 12:00 del 31 agosto 2021. La documentazione si può scaricare dal sito del Sistema d'informazione per la sicurezza della Repubblica.

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