«Abbiamo chiuso la manifestazione di oggi davanti al posto che il Comune vuole proporre per gli sgomberati da Torre Spaccata: capannoni con 60 gradi e senza docce, una pessima risposta alla nostra richiesta di dignità», dichiara al microfono Luciano Iallongo dei Blocchi Precari Metropolitani.
Il prossimo appuntamento, annuncia, «sarà giovedì 3 luglio sotto la sede della Regione Lazio, dove avremo il tavolo interistituzionale con l'assessore capitolino alle Politiche abitative Daniele Ozzimo e quello regionale Fabio Refrigeri». Dall'incontro, chiosa Iallongo, «devono arrivare gli oltre 200 milioni di euro necessari ad avere entro fine anno gli alloggi popolari per centinaia di famiglie». Dopo circa un quarto d'ora dalla conclusione del corteo il traffico è tornato regolare sulla carreggiata.
Arrivato davanti all'ingresso dell'ex Fiera di Roma su viale Cristoforo Colombo, il corteo infatti ha bloccato totalmente per diversi minuti la carreggiata, tra i clacson a ripetizione degli automobilisti, molti dei quali scesi dalle loro macchine. In precedenza la marcia aveva toccato anche il cosiddetto «Bidet» di via Galba, la struttura alberghiera ancora in costruzione da loro simbolicamente occupata il 28 marzo scorso. Al passaggio del corteo alcuni negozianti della zona hanno preferito abbassare le serrande dei loro locali.
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