Dopo anni di polemiche - la giunta Polverini invece non aveva ostacolato l’iniziativa di Affile - e articoli molto critici della stampa internazionale, ieri il governatore Zingaretti, tenendo conto anche dell’imminente ricorrenza del 25 aprile, ha ricostruito così la vicenda: «Abbiamo seguito con grande rispetto tutta la vicenda. La giunta comunale di Affile aveva chiesto un generico finanziamento per un monumento ai caduti e invece votò una delibera per intitolare il parco a Graziani, commettendo una scorrettezza anche da un punto di vista istituzionale. Allora abbiamo invitato la giunta di Affile a rispettare gli atti che portavano al finanziamento, non abbiamo ricevuto risposta e quindi la giunta regionale ha deciso di revocare il finanziamento. In primo luogo perché si è trattato di un vulnus amministrativo, cambiare in corso d'opera gli obiettivi del finanziamento ricevuto, poi per un tema etico: lo ribadisco, lo Stato non può finanziare un monumento a persone come Graziani. La nostra scelta è dettata dal rispetto dei valori costituzionali e dal rispetto delle normative».
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