«Sulla Termini-Vaticano-Aurelio in queste settimane leggo di moltissime criticità sull’opera. Dato che per più della metà l’opera ricade nel territorio del I Municipio, credo sia necessario convocare una commissione dedicata al confronto». Giulia Callini, presidente della Commissione Mobilità del Municipio del Centro storico, esponente del Pd, rompe gli indugi, in accordo anche con Fratelli d’Italia. Sul progetto del Comune, spinto dalla lobby pro tram e da un certo mondo pseudoambientalista caro a parte della sinistra, di realizzare un nuovo tram fra Termini (palazzo Massimo), il Vaticano (piazza Risorgimento) e l’Aurelio (piazza Giureconsulti), è necessario fare chiarezza.
«Basta con i vecchi tram, vanno sostituiti: servono i bus moderni»
L’OPERA
Parliamo del tram che passerà per via Nazionale, piazza Venezia, via del Plebiscito, corso Vittorio.
CONTRO
Lunghissimo l’elenco dei contrari all’opera: residenti e commercianti (con annessa raccolta firme) del centro più gli albergatori. Personalità come l’ex sindaco Francesco Rutelli e l’ex assessore all’Urbanistica, Roberto Morassut. Poi l’ex comandante generale dei vigili urbani, Antonio Di Maggio, l’ex comandante dei vigili del fuoco di Roma e provincia, Luigi Abate; il presidente del Sis 118, Mauro Balzanelli, e il segretario regionale dei Medici d’Urgenza (Simeu), Giulio Maria Ricciuto. Poi, storici e archeologi, docenti universitari di ingegneria, sindacati di taxi, vigili urbani, polizia, vigili del fuoco e operatori sanitari.
LA COMMISSIONE
Spiega Giulia Callini: «Come presidente della commissione mobilità e lavori pubblici del primo municipio, sono molto interessata che la città abbia un sistema di trasporto pubblico adeguato ad una capitale europea. In commissione inviterò l’assessore Patanè e la commissaria Conti, insieme ai progettisti, a Roma Servizi e al dipartimento, insieme alle associazioni di residenti e commercianti ascoltando coloro che sono a favore ma anche coloro che hanno espresso disagio e evidenziato problemi. Così saremo in grado di rendere un servizio al nostro territorio. Io sono tendenzialmente a favore del servizio pubblico, ma non sono un tecnico per poter giudicare le criticità senza sentirle dalla bocca di chi è più preparato di me. Voglio anche aggiungere l’importanza che ha la metro c sul nostro territorio, non solo nella tratta che arriva a Clodio Mazzini, ma anche la T1 che arriva a Farnesina e ancora all’Auditorium Parco della Musica, sarebbe molto positivo se Anac ci desse la possibilità di andare avanti sulla T1 in contemporanea al cantiere per la T2».