Roma nella morsa del caldo: boom di malori e svenimenti da Termini al Colosseo

Diversi i turisti soccorsi in strada perché in preda a colpi di calore

La Capitale nella morsa del caldo: boom di malori e svenimenti da Termini al Colosseo
di Alessia Marani
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Martedì 25 Luglio 2023, 07:43 - Ultimo aggiornamento: 14:40

Boom di malori per il caldo nel centro storico della città, ma anche in prossimità della stazione Termini. Diversi i turisti soccorsi in strada perché in preda a colpi di calore. Solo nell'area del Colosseo gli agenti della polizia locale di Roma capitale sono dovuti intervenire per assisterne quattro in attesa dell'arrivo dell'ambulanza del 118. Anche i militari dell'Arma sono dovuti correre in aiuto di un 73enne praticamente svenuto nei pressi della stazione metro di Rebibbia. Già nei giorni precedenti, nell'imminenza dell'arrivo della grande ondata di caldo portata da "Caronte" si era discusso sull'opportunità o meno di sospendere momentaneamente le visite nei musei e siti archeologici durante gli orari più torridi. Adesso sono gli stessi agenti per voce Segretario del Sulpl (sindacato unitario lavoratori polizia locale), Romano Marco Milani, a chiedere l'allestimento di punti di ristoro assistiti dalla protezione civile per evitare il peggio: «La mancanza di presidi fissi di assistenza e ristoro, magari gestiti da volontari della protezione civile, appaiono assurdi in una situazione che vede interminabili file di persone davanti agli ingressi ed alle biglietterie», sostiene. Ma, intanto, la cronaca di ieri.

LUNGHE ATTESE PER I SOCCORSI

Nel primo pomeriggio i primi tre interventi: un trauma cranico all'interno del sito archeologico dell'anfiteatro Flavio e due svenimenti nell'area adiacente, che hanno visto i caschi bianchi improvvisarsi soccorritori in attesa dell'arrivo dei sanitari. «In un caso il mezzo di soccorso - spiega Milani - ha avuto un tempo di intervento di 60 minuti, giustificato dalla penuria di mezzi rispetto al numero di chiamate».

Poco dopo un'altra persona, un'anziana di 74 anni, statunitense, ha avuto un mancamento in via di San Gregorio e anche qui i vigili urbani hanno attivato l'Ares 118. I sanitari una volta arrivati hanno riscontrato un'emorragia cerebrale accompagnando la donna al pronto soccorso del San Giovanni.

Secondo il Sulpl «episodi come quelli di oggi (ieri, ndr) sono ormai quotidiani, tra le migliaia di persone che ogni giorno visitano il parco archeologico». Inoltre, viene evidenziato un paradosso: «I rifornimenti di acqua fredda sono di fatto affidati alle decine di venditori abusivi che prosperano nella zona vendendo a caro prezzo bottigliette di acqua ghiacciata», aggiunge Milani. Che punta l'indice contro la mancata organizzazione di «punti di assistenza fissi a tutela dei turisti ma anche dei lavoratori».
Intorno alle 14.20, invece, una pattuglia di carabinieri del Nucleo Radiomobile in transito su via Tiburtina, altezza Metro Rebibbia, richiamata da alcuni passanti, è intervenuta per soccorrere un 73enne, cardiopatico colto da malore. All'arrivo dei militari l'uomo aveva il volto pallido, occhi vitrei, era freddo al tatto, non rispondeva agli stimoli, battito e respiro non risultavano presenti.

IL SALVATAGGIO

I carabinieri non hanno perso tempo, lo hanno messo in posizione supina dando il via alle manovre di primo soccorso BLS, sino a quando l'anziano non è tornato a respirare. Gli operatori dell'ambulanza, giunta dopo, stabilizzati i parametri vitali, lo hanno poi trasportato in codice giallo al Sandro Pertini, non più in pericolo di vita.

Durante l'attesa del 118, i carabinieri, sempre vicini all'uomo colto da malore, lo hanno protetto dal caldo con un ombrello recuperato in un bar vicino. Vale la pena ricordare che entrambi i militari del Radiomobile, intervenuti per soccorrere l'uomo, hanno frequentato corsi BLS-D che sono protocolli che prevedono una sequenza di azioni ben definita da mettere in atto quando si assiste alla perdita di coscienza di una persona.
Il caldo non promette tregua anche per le prossime ore. Solo da domani le temperature che sfiorano i 40 gradi potrebbero tornate a scendere ma sempre con una presenza di afa molto insidiosa per la salute, specie di chi ha già delle patologie o è anziano.

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