Roma, salgono a quattro i decessi per assideramento dall’inizio dall'anno

L’ultimo senza fissa dimora trovato senza vita in via Acqua Bullicante 232

Senza fissa dimora
di Raffaele Marra
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Giovedì 26 Gennaio 2023, 18:40

L’ultimo decesso per assideramento nella capitale risale al ritrovamento di un un paio di giorni fa di un senza fissa dimora in via dell'Acqua Bullicante, strada fra la via Prenestina e la via Casilina. «E’ inaccettabile morire di freddo, peraltro durante condizioni metereologiche anticipatamente note, per questo stiamo nuovamente lanciando un appello per chiedere alle istituzioni di fare di più rispetto al “piano freddo” che continuiamo a considerare insufficiente a Roma - si legge nella nota affidata ad un comunicato a firma di Piergiorgio Benvenuti e Giuliana Salce, rispettivamente Presidente e Responsabile per il Lazio del Movimento Ecoitaliasolidale - che da anni si battono per dare una adeguata soluzione per i senza tetto nella capitale». Una nuova tecnostruttura che accoglierà i senza fissa dimore e  gestita dalla Protezione civile si sta realizzando in largo Dino Frisullo, nell'area della Città dell'Altra Economia (nei pressi dell’ex Mattatoio di Testaccio) e che ospiterà 70 posti letto a notte. « Oggi nella Capitale - continua la nota - a disposizione ci sono solamente 2.952 posti per la notte, 105 durante il giorno e 1878 pasti grazie ai servizi di Roma Capitale, del Terzo settore, parrocchie e associazioni, assolutamente insufficienti per i senza fissa dimora sul territorio capitolino».

Il nuovo piano, illustrato in Campidoglio lo scorso 13 dicembre dall’attuale Amministrazione Gualtieri, punta ad arrivare a 1.000 nuovi posti entro la fine del mandato, cioè entro il 2026: «Significa che ad oggi è totalmente insufficiente e che per arginare questo problema sociale si debbono attendere ancora due anni e purtroppo sono possibili nuovi episodi tragici, chiediamo un intervento immediato per far fronte alle cattive condizioni metereologiche di questi giorni e la distribuzione di sacchi a pelo e coperte in attesa che vengano realizzate immediatamente altre tensostrutture riscaldate» concludono Benvenuti e Salce.

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