Dalla corsa a 200 all'ora allo schianto con l'auto rubata: l'incidente choc sulla Casilina. La testimone: «Sembrava un missile»

A perdere la vita sono stati due ragazzi albanesi di 23 e 27 anni. Grave un terzo passeggero, ricoverato in fin di vita al policlinico Tor Vergata

Dalla corsa a 200 all'ora allo schianto con l'auto rubata: l'incidente choc sulla Casilina. La testimone: «Sembrava un missile»
di Massimo Sbardella
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Lunedì 18 Marzo 2024, 00:24 - Ultimo aggiornamento: 12:10

Due giovani sono morti ed un terzo è in fin di vita al policlinico Tor Vergata a seguito del gravissimo incidente stradale che, alle 22.30 di sabato, si è verificato sulla via Casilina, nel territorio di Segni. Una chiamata al 112 ha portato sul luogo del sinistro i carabinieri della stazione di Segni e del Nucleo radiomobile della Compagnia di Colleferro. Una Bmw serie 4 coupè era volata fuori dalla sede stradale, atterrando tra gli alberi e prendendo fuoco dopo l’impatto. L’auto, proveniente da Anagni (Frosinone), viaggiava sulla Casilina a folle velocità, si presume a circa 200 chilometri orari, quando – percorrendo l’ampia rotatoria tra i due rettilinei - ha urtato il cordolo con la fiancata sinistra, alzandosi letteralmente in volo per ricadere tra gli alberi dopo circa 50 metri. 

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La testimone

«Si è staccata da terra, sembrava un missile», ha raccontato una donna che era stata da poco superata dalla Bmw.

L’atterraggio addosso a un grosso tronco ha provocato la morte sul colpo di Marian Kola di 23 anni e Blerim Miha di 27,i due giovani che si trovavano seduti davanti, mentre il terzo passeggero, di 28 anni, è stato scaraventato fuori e lotta tra la vita e la morte al Policlinico Tor Vergata. I tre, di origine albanese, residenti alla periferia sud di Roma, tra Tor Bella Monaca e Ponte di Nona, ed erano noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. Tutti sprovvisti di documenti, infatti, sono stati identificati grazie alle impronte digitali, rilevate presso la camera mortuaria del centro di medicina legale di Tor Vergata.

Dopo lo scontro la Bmw ha preso fuoco, sulla parte anteriore, con le fiamme che hanno avvolto il motore e, in parte, l’abitacolo dove si trovavano i due corpi senza vita. È stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Colleferro e Palestrina per domare l’incendio ed evitare che si propagasse nella boscaglia. All’arrivo dei sanitari del 118 i medici non hanno potuto fare altro che constatare la morte dei due giovani mentre Il terzo, riverso a terra in gravissime condizioni, è stato portato in codice rosso prima all’ospedale di Colleferro e, successivamente, al Policlinico Tor Vergata dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico nella speranza di salvargli la vita. 

 

Le targhe

Dalle verifiche effettuate l’auto montava le targhe di una Bmw X1 rubata a Cassino mentre, dal numero del telaio, si è potuto appurare che anche la Bmw serie 4 era stata rubata. Un auto potentissimo, con velocità massima prossima ai 250 km/h, che non è escluso fosse stata usata per compiere reati, magari cambiando di volta in volta le targhe. Non è un caso che, nel cofano, i carabinieri abbiano rinvenuto un frullino elettrico, piedi di porco e altri attrezzi utili per lo scasso, il che potrebbe portare ad associare in qualche modo i tre all’ondata di furti in appartamento e in villa che, da qualche settimana, sta turbando i sonni dei residenti di tanti comuni della provincia sud di Roma, tra Colleferro e Palestrina, fino ad Anagni. Una zona su cui i cittadini, e in alcuni casi i sindaci, chiedono maggiore presenza di forze dell’ordine, visto che polizia e carabinieri sono spesso sotto organico.

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